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Attaccati a smartphone e pc, ecco i problemi per la vista

Attaccati a smartphone e pc, ecco i problemi per la vista

Bisogna concedersi il lusso di guardare lontano

13 ottobre 2021, 17:27

Redazione ANSA

ANSACheck

Vista affaticata foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Vista affaticata foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Vista affaticata foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sempre attaccati ai device tecnologici, smartphone, pc portatili, siamo di fatto da tempo obbligati a guardare (troppo) da vicino. Se questo è ormai parte integrante delle nostre vite, non dobbiamo però dimenticare che possono manifestarsi conseguenze più o meno gravi. Quali sono dunque i principali problemi causati da una visione troppo ravvicinata e come porre rimedio a essi? 
Anche gli occhi si affaticano
Il problema più comune è senza dubbio quello che in termini tecnici si chiama astenopia, più noto come “affaticamento visivo”. Lacrimazione, secchezza oculare e mal di testa possono essere i principali sintomi. Alcune ricerche hanno messo inoltre in luce che esiste un rapporto tra le capacità visive di una persona e il tipo di impegno che viene richiesto a questa persona. Se il secondo supera il primo, i sintomi si manifestano in breve tempo e in maniera più fastidiosa.
Guardare lontano
Una particolare attenzione deve essere poi prestata se i soggetti sono i bambini e giovanissimi. In questo caso, infatti, c’è il rischio concreto di miopia che, a differenza dell’astenopia, è una modifica irreversibile dell’occhio. Come fare dunque per evitare questi problemi? Il rimedio esiste, è alla portata di tutti ed è anche piacevole: si tratta infatti di concedersi qualche pausa in cui ci concediamo il lusso di… guardare lontano: una piccola passeggiata, uno sguardo fuori dalla finestra, un’attività che ci porti a focalizzare oggetti che non siano a portata di schermo.
“I nostri occhi sono fatti per vedere alla luce dei raggi solari, mentre oggi ci troviamo a esporli a lungo, per questioni lavorative e non solo, alle radiazioni di luce blu. Inoltre, per natura, i nostri occhi sono abituati a vedere da lontano, a una distanza di tre metri: per osservare gli oggetti da vicino, come li stiamo abituando a fare, vengono sottoposti a uno sforzo enorme. Proprio per questi motivi si stima che nei prossimi 25 anni, l’incidenza della miopia nella popolazione a livello mondiale, crescerà di circa l’80-90, con un’incidenza maggiore tra i bambini in età scolare” commenta il Dott. Gaetano Cupo, Oculista di Top Doctors in occasione della Giornata Mondiale della Vista, che cade il 14 ottobre.

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