All'avanguardia in Europa, ampliato,
potenziato e sostenibile:
Il Green Data center dell'Università di Pisa raddoppia per
"supportare - si spiega dall'Ateneo - le nuove sfide nel campo
della ricerca scientifica e della didattica e per sostenere la
transizione digitale del territorio. Un salto nel futuro sancito
con un simbolico taglio nel nastro" che oggi ha ufficialmente
inaugurato la nuova sala del Data Center di San Pietro a Grado:
adesso mette a disposizione della comunità dell'Ateneo pisano 38
rack aggiuntivi che, sommati ai 66 già presenti nella struttura,
porta a 104 il loro totale. Numeri che, si spiega, "lo rendono
il più grande Data Center universitario d'Italia, oltre ad
essere l'unico ad aver ottenuto la classificazione 'A' da parte
di Agid.
"L'Università di Pisa aspira ad una posizione di avanguardia
nello sviluppo dei processi di digitalizzazione, necessari per
affrontare al meglio le nuove sfide sulla formazione, sulla
ricerca e sul trasferimento tecnologico. In questo,
l'investimento fatto nel Green Data center di Ateneo è per noi
strategico - commenta il rettore Riccardo Zucchi - L'ampliamento
di questa struttura ci permette di compiere un salto di qualità
in progetti competitivi di elevato livello e in contesti di
frontiera, come il 5G, l'Intelligenza Artificiale, il quantum
computing o il tema dell'high performance computing nel contesto
del Centro nazionale finanziato nel Pnrr".
L'espansione del Green Data center permetterà "di
incrementare notevolmente - si spiega ancora - la potenza di
calcolo a disposizione della ricerca scientifica di UniPi che,
attualmente, può contare già su circa 700 nodi per un totale di
circa 30K cores di calcolo e più di 100 Gpu di varie
generazioni. Ma il potenziamento del Data center avrà ricadute
positive anche sul territorio. Il tutto con una forte attenzione
per la sostenibilità ambientale". "Con lo sviluppo del Green
Data center di Ateneo - si spiega inoltre -, si potenzia anche
la nostra capacità di sostenere i processi di digitalizzazione"
anche del territorio "consolidando quello che è il 'modello
UniPi' di transizione digitale, in cui il nostro Ateneo mette a
disposizione del territorio le sue infrastrutture e le sue forti
competenze nel campo dell'Ict".
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