Sarà quasi sicuramente necessario
attendere il 2024 perché i giudici di Firenze possano
riesaminare la condanna ad Amanda Knox per la calunnia a Patrick
Lumumba dopo che la Cassazione che ha accolto il ricorso dei
difensori dell'americana, gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca
Luparia Donati contro la sentenza. Slitta infatti rispetto al
termine indicativo inizialmente previsto, il deposito delle
motivazioni della decisione con le quali deve essere definito
anche il perimetro del procedimento che per questioni tecniche è
stato assegnato ai giudici del capoluogo toscano.
La sentenza di condanna a tre anni per calunnia era stata
definitivamente confermata con la sentenza che aveva assolto
Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio Kercher al quale si
sono proclamati sempre estranei. E' stata però impugnata dai
legali sulla base di una pronuncia della Corte europea dei
diritti dell'uomo che aveva riconosciuto la violazione del
diritto di difesa della giovane. Ricorso accolto dalla
Cassazione che, dopo l'introduzione dell'articolo 628 bis del
codice di procedura penale, ha disposto il nuovo esame del
procedimento.
Knox di certo non potrà subire una condanna più pesante dei
tre anni che le sono stati inflitti e già scontati con i quasi
quattro passati in cella tra il 6 novembre del 2007 e il 4
ottobre del 2011 quando venne assolta nel processo d'appello
celebrato a Perugia e quindi scarcerata. Gli avvocati Dalla
Vedova e Luparia Donati puntano ora all'assoluzione.
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