"È un momento critico per i
diritti umani e io da attivista voglio chiedere il cessate il
fuoco in qualunque parte del mondo in cui c'è una guerra" perché
"ognuno deve avere il diritto alla libertà e alla pace". Lo ha
detto Patrick Zaki ricevendo oggi la cittadinanza onoraria di
Molfetta (Bari) che gli era stata conferita due anni fa mentre
era in prigione in Egitto.
Alla cerimonia che si è svolta in Comune, hanno partecipato
anche gli studenti del liceo artistico della città che gli hanno
donato delle piccole creazioni in occasione della giornata
mondiale della gentilezza. "Il mio lavoro di attivista continua
perché il mio desiderio è che pace e libertà possano essere
garantiti ovunque nel mondo", ha continuato Zaki. "Durante la
mia prigionia ci sono stati momenti difficili e ricordo quando
in quella cella piccola e buia avevo perso la speranza di
tornare libero. A darmi forza siete stati voi, sono state le
tante persone che nelle piazze italiane manifestavano per la mia
libertà - ha aggiunto - e a voi studenti dico che combattere per
i diritti umani e per la libertà non è mai vano".
Zaki ha anche evidenziato che sta studiando l'italiano
"perché ormai qui mi sento a casa e voglio migliorare la mia
comunicazione con voi". "Grazie Molfetta", ha poi dichiarato.
"Molfetta ha una lunga storia di impegno civile e con don Tonino
Bello ha vissuto il momento entrato nella coscienza popolare.
Diamo la cittadinanza onoraria alla tua persona e al significato
della storia che tu hai vissuto e che rappresenti", le parole
del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini.
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