Dopo aver presentato ieri alla Camera
una ricerca sul caro studi, oggi è arrivata la doccia fredda per
gli universitari che hanno protestato in tenda davanti agli
atenei italiani. "Sono iniziate le audizioni delle Commissioni
Bilancio, ma abbiamo scoperto di essere stati scartati. Non c'è
tempo per ascoltare la più grande organizzazione studentesca del
Paese" denuncia Camilla Piredda, coordinatrice dell'Udu,
l'Unione degli universitari.
"Avevamo fatto richiesta di essere ascoltati e ci aspettavamo
che le Commissioni Bilancio di Camera e Senato trovassero una
mezz'ora per confrontarsi con gli universitari. Ma siamo stati
scartatati dalla lista dei soggetti da ascoltare. Una scelta -
continua Piredda - senza senso: vengono coinvolte 59
associazioni tra associazioni sindacali, datoriali, ambientali,
dei proprietari, degli specializzandi, dei medici e degli
infermieri, dei dirigenti, del terzo settore e della pesca. Ma
evidentemente per gli studenti valgono regole diverse e viene
invitato esclusivamente il Consiglio Nazionale, l'organo
istituzionale che verrà sentito solo per pochi minuti".
"Con la Rete degli Studenti Medi abbiamo appena scritto ai
presidenti delle Commissioni Bilancio, Nicola Calandrini e
Giuseppe Mangialavori, chiedendo un incontro urgente e di
ritagliare almeno un'ora per il mondo di scuola e università che
crediamo debbano essere una priorità del Paese" conclude
l'Unione degli Universitari.
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