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In evidenza
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In collaborazione con Università Europea di Roma
Oggi, presso il Salone d'Onore del
CONI a Roma, si è svolto un convegno dedicato al tema del
"safeguarding" nello sport, con un approccio interdisciplinare
che ha coinvolto competenze giuridiche, psicologiche e
pedagogiche. L'evento è stato aperto dal presidente del CONI
Giovanni Malagò, il quale ha sottolineato l'importanza di
mettere in atto politiche efficaci per garantire la sicurezza e
il benessere di tutti i partecipanti alle attività sportive, in
particolare minori e adulti vulnerabili.
Durante i lavori, è emersa la necessità di un
coordinamento istituzionale più stretto tra le Procure Federali,
gli Uffici Safeguarding delle Federazioni e Associazioni
sportive dilettantistiche, la Procura Generale dello Sport, e
l'Osservatorio per le politiche di Safeguarding. È stata
evidenziata anche l'urgenza di rinnovare la sinergia tra
giustizia sportiva e ordinaria.
L'evento è stato organizzato dal CONI in collaborazione
con l'Università Europea di Roma (UER), l'Università degli Studi
Roma Tre e l'Università di Roma "Foro Italico", con il
patrocinio dell'AIAS - Associazione Italiana Avvocati dello
Sport. Tra i relatori ha preso parte il Prof. Alberto Gambino,
Prorettore Vicario dell'Università Europea di Roma e Membro
della Commissione Europea contro il Razzismo e l'Intolleranza
(ECRI), che ha enfatizzato l'importanza del safeguarding nello
sport, dichiarando: "il Safeguarding nello sport comporta un
insieme di interventi e strategie per garantire il benessere e
la sicurezza di tutti i partecipanti, in particolare minori e
adulti vulnerabili. Si tratta di una priorità politica e
giuridica, sia per il legislatore italiano ed internazionale,
che per il CONI e il Comitato Internazionale Olimpico. Ma è
anche una priorità etica che coinvolge l'intera società, poiché
tutti devono poter praticare sport in un ambiente sicuro,
rispettoso, positivo e inclusivo, senza temere danni fisici o
psicologici."
Gambino ha aggiunto: "Ogni politica di Safeguarding deve
mirare a prevenire comportamenti inappropriati, abusi,
maltrattamenti, e qualsiasi forma di sfruttamento o violenza,
garantendo l'integrità degli allenatori e delle istituzioni
sportive, e rafforzando i valori di rispetto, equità e
inclusione."
Il convegno ha rappresentato un passo importante per promuovere
la creazione di un ambiente sportivo più sicuro e inclusivo per
tutti.
In collaborazione con Università Europea di Roma
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