Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Università degli Studi della Repubblica di San Marino
Il legno come materiale che può
guidare una svolta "green" nel settore dell'edilizia, per
frenare l'avanzata del cemento. È su questo che si è dibattuto
nei giorni scorsi in un seminario del corso di laurea in
Ingegneria civile all'Università di San Marino. A sottolineare
l'impatto del cemento, fra gli altri, è stato Norbert
Lantschner, impegnato per oltre dieci anni sul fronte
dell'inquinamento come direttore dell'ufficio Aria e Rumore
della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, nonché ideatore
dell'Agenzia CasaClima.
"Le domande di fondo - ha spiegato Belen Giacomone, docente
dell'Ateneo sammarinese - hanno riguardato le modalità con cui
ristabilire una connessione armoniosa tra persone, natura e
ambiente costruito. Un interrogativo più che mai urgente in
un'epoca di crescenti sfide climatiche". Su questo sfondo,
aggiunge, Lantschner ha evidenziato "l'impatto devastante del
cemento, il materiale più utilizzato al mondo, responsabile di
una quota significativa delle emissioni globali di gas serra.
Nel farlo ha proposto un dato allarmante - fa presente Giacomone
- segnalando che il ritmo di produzione è di 150 tonnellate al
secondo. Se fosse una nazione, sarebbe la terza al mondo dietro
a Cina e Stati Uniti". Di qui l'esigenza di individuare nuove
strade: "Le costruzioni in legno sono considerate una buona
alternativa ecologica".
All'incontro hanno partecipato oltre agli studenti anche 33
professionisti fra ingegneri, geometri e architetti. Oltre a
Lantschner sono intervenuti l'ingegnera Federica Fabbri, per
illustrare l'esperienza di una realtà privata del territorio che
usa esclusivamente materiali naturali, ed Emanuele Maiorana,
docente dell'Ateneo sammarinese.
In collaborazione con Università degli Studi della Repubblica di San Marino
Ultima ora