"Questo non
è un punto di arrivo ma di ripartenza. Ce l'abbiamo fatta a
rilanciare il porto che rappresenta il motore economico di
questa regione senza il quale non ci sarebbe sviluppo. Ora
dobbiamo fare squadra sempre di più per garantire la massima
trasparenza e legalità per il futuro". Lo ha detto il ministro
delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli nella
conferenza che ha fatto seguito al rinnovo del protocollo di
legalità per il Porto di Gioia Tauro.
Alla cerimonia, oltre al ministro, hanno partecipato il
commissario dell'Autorità portuale Andrea Agostinelli, il
prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, il procuratore
della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e il
legale rappresentante della Mct Paolo Maccarini.
"Le mele marce - ha aggiunto Toninelli - devono essere
cacciate e messe alla porta. Qui, in questa terra difficile, non
bisogna chiudere neppure mezzo occhio e nessuno deve pensare di
non cogliere le positività che questo porto esprime. Tornerò
spesso per conoscere i numeri e le attività del terminal. E mi
impegno a portare in Consiglio dei Ministri la richiesta di
maggiori risorse umane per garantire la sicurezza e il contrasto
alla 'ndrangheta".
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