(ANSA) - CATANIA, 28 FEB - Antonino Speziale, condannato a
otto anni di reclusione per l'omicidio preterintenzionale
dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, ferito
mortalmente il 2 febbraio del 2007 allo stadio Massimino durante
il derby Catania-Palermo, "non può realizzare alcun
ravvedimento" perché "ha manifestato sempre la sua innocenza" e
quindi "non può pentirsi di un reato che non ha commesso". Lo
afferma il suo legale, l'avvocato Giuseppe Lipera, nel ricorso
presentato in Cassazione contro la decisione del Tribunale di
sorveglianza di Caltanissetta di non concedere una misura
alternativa a Speziale che è detenuto dal 14 novembre del 2012,
con un fine pena previsto per il 29 aprile 2021. L'ultras del
Catania, all'epoca dei fatti minorenne, compirà 31 anni a
luglio. L'udienza si terrà il prossimo 12 marzo.
Nel contestare la decisione dei giudici di Caltanissetta,
l'avvocato Lipera cita "la relazione della dottoressa Fortunata
Farinella dell'Uepe di Catania secondo la quale i famigliari di
Speziale: 'appaiono piuttosto provati dalle fasi processuali che
hanno coinvolto l'intero nucleo familiare, si dichiarano vittime
di un clamoroso errore giudiziario e pur tuttavia, rispettosi
delle istituzioni, auspicano la possibilità di avere il proprio
figlio a casa per ricominciare un percorso di vita interrotto
quando egli era ancora adolescente'". Per il penalista è
"illogico e irragionevole addebitare al detenuto un elevato
grado di pericolosità sociale, tale da negargli la concessione
del beneficio alternativo alla detenzione in carcere". Per
questo chiede alla Cassazione di "annullare il provvedimento"
del Tribuna di sorveglianza di Caltanissetta.
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