Per l'Istruzione e la Ricerca sono
stati stanziati 386 milioni dal 2025 al 2027 e 75 milioni a
regime per migliorare l'offerta educativa. È stata estesa la
Carta del docente anche ai docenti a tempo determinato con
incarico annuale. Per il segretario dello Snals Confsal Elvira
Serafini, che oggi ha incontrato la premer Meloni a Palazzo
Chigi, "occorrono interventi specifici e selettivi per il mondo
della scuola, finalizzati a rivedere i criteri di determinazione
degli organici relativi ai posti di sostegno. Siamo consapevoli,
comunque, del fatto che la riconduzione ad organico di diritto
dei posti di sostegno in deroga deve avvenire con un piano
pluriennale di adeguamento. Ci sembrano insufficienti i fondi
stanziati per tale scopo: 122 milioni di euro per il 2025, 189
milioni di euro per il 2026 e 75 milioni di euro annui dal 2027.
Per il momento la legge di bilancio prevede solo tagli di posti,
5.660 posti per il personale docente e di 2.174 posti per il
personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Non è più
sostenibile - conclude Serafini - un impianto retributivo che,
oltre a un divario di circa il 20% rispetto al restante pubblico
impiego, prevede differenze stipendiali tra docenti appartenenti
ai diversi ordini e gradi di istruzione, dal momento che i
requisiti di accesso sono sovrapponibili e che i carichi di
lavoro sono diversamente distribuiti. La complessità crescente
degli adempimenti delle scuole, delle segreterie e del personale
ata nel suo complesso esigono inoltre che siano adeguatamente
riconosciute le nuove responsabilità e le funzioni connesse ai
profili introdotti dalla nuova classificazione di tale
personale".
La Confsal si è dichiarata disponibile a contribuire alle
opportune revisioni del disegno di legge per il bilancio del
prossimo anno con spirito collaborativo, per il sostegno alle
innovazioni ma con le giuste tutele per i lavoratori.
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