Nell'anno scolastico in corso 2024-2025 sono già 19 i casi di aggressione al personale scolastico soprattutto nel secondo ciclo scolastico e crescono nei confronti del personale Ata e dei dirigenti scolastici, spiccano inoltre le aggressioni di natura fisica.
Nel 2022-23 sono stati 36 gli episodi e nel 2023-2024 sono stati invece ben 68. E' emerso nel corso dell'incontro tra il ministro Giuseppe Valditara con una rappresentanza di dirigenti scolastici, docenti e personale Ata, in occasione della presentazione della "Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico".
Nell'anno scolastico iniziato a settembre gli episodi di violenza sono stati 19: 13 in istituti di secondo grado, 6 nel primo ciclo. In 13 episodi la vittima è stata un docente, in 4 sono stati i presidi, in altri 4 casi il personale Ata e in un episodio il dirigente scolastico, gli Ata e i docenti. La violenza fisica si è registrata in particolar modo in Lombardia e Campania; a seguire, Sardegna, Lazio e Campania. Quanto al tipo i violenza, in Emilia Romagna e Calabria, nell'anno scolastico 2022-23, è stata soprattutto fisica. Dei 36 episodi di aggressione di quell'anno scolastico, 6 sono stati registrati in Lombardia, 5 in Emilia Romagna, 4 in Sicilia, 3 in Campania e Toscana, 2 in Piemonte, Liguria, Friuli, Marche, Calabria, Veneto, 1 in Abruzzo, Puglia e Sardegna.
La gran parte, 15, sono avvenuti in scuole superiori.
Dei 68 episodi di violenza registrati lo scorso anno scolastico, 8 sono stati registrati in Puglia, 7 nel Lazio e in Calabria, 6 in Lombardia come pure in Sicilia, 5 in Sardegna e in Campania, 4 in Piemonte, Veneto, Toscana, Liguria. Inoltre, 32 sono avvenuti in istituti superiori, 31 in scuole del primo ciclo, 2 in centri di formazione professionale e 3 in scuole dell'infanzia. In 57 episodi è rimasto coinvolto personale docente, in 11 dirigenti scolastici, in 7 il personale Ata. Gli autori sono stati in 33 casi familiari, in 31 casi uno studente, in 4 casi un estraneo, in un caso l'autore è rimasto ignoto. La violenza fisica è stata particolarmente elevata in Puglia, poi Calabria e Sicilia, a seguire il Piemonte, Toscana, Emilia, Lazio e Lombardia.
Oggi sono stati ricordati i provvedimenti adottati dal ministero per combattere il fenomeno: dalla riforma del voto in condotta, all'istituzione della Giornata del rispetto, ad una campagna informativa con la possibilità di chiedere un servizio di sostegno psicologico per gli studenti, alla creazione di un tavolo tecnico per il contrasto al bullismo e il cyberbullismo fino all'adozione di un codice interno a ciascun istituto.
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