Aumentano gli studenti universitari
in carcere. Sono infatti 1.246 gli iscritti in questo anno
accademico 2021-2022, esattamente 212 in più rispetto all'anno
precedente. Un trend in crescita anche rispetto agli anni prima
in cui gli iscritti erano 1034 (AA 2020/21), 920 (AA 2019/20) e
796 (AA 2018/19). Questo secondo i dati del Cnupp (Conferenza
nazionale universitaria dei poli penitenziari), diffusi in
occasione della sottoscrizione del Protocollo di intesa con il
Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità (già
precedentemente sottoscritto con il Dipartimento
dell'Amministrazione penitenziaria) firmato dalla ministra Marta
Cartabia, alla presenza del presidente della Conferenza
nazionale universitaria dei poli penitenziari, Franco Prina e
del capo dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità,
Gemma Tuccillo.
La scelta dei corsi è di tipo triennale (1071 iscritti), subito
dopo si collocano gli studi magistrali (150 iscritti) e solo 25
nel post-laurea. L'ambito di studi riguarda quasi esclusivamente
materie umanistiche dove su tutte prevale l'area
politico/sociale, seguita dal settore artistico letterario e da
quello giuridico. Analizzando nel dettaglio il trend, il numero
degli iscritti che scontano una pena detentiva è pari a 1.114 di
cui in media sicurezza 626 e 449 in alta sicurezza e 33
sottoposti al regime di 41 bis e 6 in IPM (Istituti penali per
minorenni). Il numero degli iscritti in misure alternative o in
esecuzione penale esterna o a fine pena invece è pari a 132.
Sono 91 gli istituti penitenziari coinvolti (9 in più rispetto
allo scorso anno) e 34 le Università aderenti al Cnupp a cui se
ne aggiungeranno presto ulteriori sette. E grazie al Protocollo
sottoscritto con Dgmc (Dipartimento per la Giustizia minorile e
di comunità) sarà possibile indirizzare giovani e adulti
sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria di
esecuzione penale esterna ad un corso di laurea. Attraverso Open
day, inoltre, sarà possibile entrare in istituti penali minorili
per affiancare i ragazzi nella scelta di un corso di laurea,
offrendo loro una seconda possibilità.
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