La Costituzione "appartiene a tutti",
anche a chi è detenuto e impone che la detenzione non sia senza
regole. E la Costituzione e la Corte costituzionale "non
conoscono muri e non si fermano davanti alle porte del carcere".
E' questo il significato del progetto "Viaggio in Italia: la
Corte costituzionale nelle carceri", che partirà il 4 ottobre
nel carcere romano di Rebibbia-Nuovo complesso. Per esporre
l'iniziativa - i cui contenuti verranno illustrati mercoledì 26
settembre alle ore 14,30, nella sala conferenze del Palazzo
della Consulta - il presidente della Consulta, Giorgio Lattanzi
ha chiesto udienza al Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella, che ne ha pienamente condiviso contenuti, spirito e
finalità.
Nel corso dell'incontro, che si è svolto stamane al
Quirinale, Lattanzi ha illustrato al Capo dello Stato i
contenuti e le finalità del progetto, che, come per il "Viaggio
in Italia nelle scuole", risponde anzitutto all'esigenza della
Corte di incontrare fisicamente alcune realtà sociali del Paese
per diffondere la conoscenza della Costituzione e farne
condividere i valori, allo scopo di costruire una solida
"cultura costituzionale". Con la scelta del carcere, la Corte
vuole testimoniare che la Costituzione "appartiene a tutti",
anche a chi è detenuto, con i doveri e le relative
responsabilità ma anche con i diritti e le relative tutele.
Garantendone i diritti, la Costituzione impone che la detenzione
non sia senza regole - rimessa esclusivamente alla
discrezionalità dell'Amministrazione penitenziaria - e che le
regole, a loro volta, non siano in contrasto con la
Costituzione. La Costituzione e la Corte costituzionale, quindi,
non conoscono muri e non si fermano davanti alle porte del
carcere. Pur con le limitazioni connaturate alla detenzione,
costituiscono una garanzia di legalità per tutti i detenuti, che
siano cittadini o stranieri, immigrati regolari o irregolari. La
Costituzione è una "legge suprema", uno scudo nei confronti dei
poteri dello Stato, che neppure il legislatore con le sue
mutevoli maggioranze può violare. La Corte costituzionale ha il
compito di farla rispettare e di risolvere gli eventuali
conflitti tra i diversi poteri dello Stato, in modo che ciascuno
di essi possa svolgere senza impedimenti o limitazioni le
proprie funzioni. Infine il Presidente Lattanzi ha ricordato le
varie iniziative assunte dalla Corte e l'impegno di ciascun
giudice per diffondere la cultura della Costituzione, nella
convinzione che sono le Carte e le Corti costituzionali, insieme
con i giudici comuni, che ci difendono dai vecchi fantasmi che
hanno ripreso ad agitarsi in Europa e a mettere in discussione
le regole della democrazia, della libertà e dell'eguaglianza, e
i diritti fondamentali che le accompagnano. Il presidente della
Repubblica Mattarella ha pienamente condiviso i contenuti, lo
spirito e le finalità di questa "significativa iniziativa della
Corte costituzionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA