Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Indicazioni su farmaci spettano a Stato

Indicazioni su farmaci spettano a Stato

Regioni non possono sconsigliare uso, serve uniformità nazionale

ROMA, 02 ottobre 2017, 13:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La III Sezione del Consiglio di Stato ha annullato le raccomandazioni della Regione Veneto con le quali è stato sconsigliato ai medici operanti nelle strutture ospedaliere pubbliche l'utilizzo di alcuni farmaci oncologici, regolarmente autorizzati dall'Aifa - Agenzia Italiana del Farmaco, per la cura della carcinoma ovarico e di quello mammario, e rientranti tra i Livelli essenziali di assistenza.
    Il Consiglio di Stato ha ribadito, con tale pronuncia, il principio secondo cui le Regioni non possono limitare i livelli essenziali di assistenza, nemmeno "raccomandando" ai medici l'utilizzo di alcuni farmaci rispetto ad altri, valutati come meno convenienti nel rapporto costi/benefici. Tali livelli essenziali, infatti, devono restare uniformi sul territorio nazionale per la essenziale garanzia del diritto alla salute (art. 32 Cost.). Questo ha lo scopo di evitare ingiustificate disparità di trattamento terapeutico tra i pazienti residenti nelle diverse Regioni, ma anche per non influenzare, con differenti scelte di politica farmaceutica ispirate al mero contenimento della spesa sanitaria in ogni Regione, le scelte del medico nella prescrizione di un farmaco già valutato idoneo alla cura di malattie gravi come il cancro , sul piano dell'appropriatezza terapeutica, da parte dell'Aifa. I giudici, infatti, in sintonia con l'orientamento espresso dalla Corte costituzionale, hanno ricordato che compete solo all'Aifa la valutazione circa l'appropriatezza terapeutica dei farmaci.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza