La Carta del docente viene
considerata un supporto importante e davvero utile per
l'aggiornamento professionale: lo rivela un sondaggio realizzato
dalla testa giornalistica La Tecnica della Scuola. L'87,8% dei
3.174 lettori (più di 3mila docenti) che hanno partecipato
all'indagine on line si è espresso positivamente, confermando
che questo strumento rappresenta un valido supporto per le loro
esigenze di preparazione e svolgimento della didattica.
Molti partecipanti hanno sottolineato come la carta sia
utile solo in quanto rappresenta una risorsa aggiuntiva,
mettendo comunque in evidenza limiti e criticità, come
l'esigenza di utilizzare i fondi annali della Carta per altri
scopi. Inoltre, un'ampia percentuale di insegnante (il 67.2%) ha
indicato che la Carta dovrebbe restare così com'è, mentre una
minoranza ha proposto che i fondi vengano utilizzati per un
aumento degli stipendi.
Nel frattempo, cresce la preoccupazione per il ritardo
dell'importo dei 500 euro nel borsellino elettronico dei docenti
di ruolo e dei supplenti annuali fino al 31 agosto: perché della
card, introdotta dalla Legge 107/2015, art. 1, comma 121 per
consentire agli insegnanti di spendere un budget annuale in
attività e materiali per la loro formazione, sembrano essersi
perse le tracce? Come cresce il timore dell'applicazione del
taglio del budget assegnato ad ogni docente: si parla con
insistenza di circa 100 euro in meno l'anno, come del resto
previsto dal Governo Draghi per fare confluire le economie
ricavate sul nuovo reclutamento. Anche perché l'inizio dell'anno
scolastico comporta la programmazione di tutte le attività,
compreso l'aggiornamento professionale obbligatorio: in
tantissimi chiedono perché non hanno ancora a disposizione i 500
euro annuali, in diversi casi anche 1.000 euro, considerando le
eventuali somme dell'anno precedente.
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