La ministra per le
disabilità Alessandra Locatelli e la presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei, hanno visitato la casa famiglia
Sant'Antonio Oami di Madonna di Baiano, vicino Spoleto. Ad
accoglierle, la direttrice responsabile Egidia Patito,
unitamente al personale della struttura e agli ospiti che hanno
salutato e incontrato in uno degli ambienti della struttura,
attualmente in fase di riqualificazione.
"Cerco di far conoscere al ministro alcune strutture e luoghi
straordinari in termini di accoglienza e sostegno alle persone
con disabilità", ha detto Tesei. "Ho molto insistito per farle
visitare questa realtà, che conosco da tempo e ho nel cuore", ha
aggiunto la presidente.
Locatelli tornerà presto in Umbria, dove ad ottobre si terrà
il primo G7 inclusione e disabilità, in fase di organizzazione.
"È un lavoro complesso, un cammino che stiamo facendo insieme al
territorio, alla regione e alle forze dell'ordine", ha detto la
ministra a margine della visita alla struttura di Baiano.
A livello di preparazione del G7, Locatelli ha spiegato che
"stando nella realtà siamo all'80 per cento". In queste ore
lavorano più gruppi, ha aggiunto. "Ora - ha proseguito - c'è una
delegazione che fa un sopralluogo ad Assisi per ragioni di
sicurezza, mobilità e trasporti. Un'altra lavora a Perugia
sull'organizzazione della parte più interna al convegno".
La visita alla casa famiglia di Baiano, alla presenza
dell'arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo, si è aperta
con il regalo di una delle ospiti a Locatelli, un cartello con
scritto "la disabilità non è contagiosa, l'ignoranza sì". "Lo
appenderò in ufficio", ha detto la ministra, che è rimasta
colpita dalla struttura. "Penso - ha detto - che in tutta
l'Umbria ci siano realtà straordinarie che operano nel settore
sociale, in tutte le dimensioni delle disabilità e anche al
fianco delle persone. Questa ne è una dimostrazione, vedo che
anche tutto il territorio è vicino a questa realtà".
Sull'ampliamento in corso, che verrà realizzato con fondi
Pnrr, del bonus 110 e altre risorse a carico del centro,
Locatelli ha detto che "è una nuova sfida". "Che vuol dire tanto
- ha affermato - in termini di sacrifici, ma è importante e
credo ci sia la possibilità di superarla brillantemente".
La ministra ha evidenziato la sinergia tra istituzioni,
privati e terzo settore. "Che è la chiave di svolta del futuro
per arrivare a rispondere ai bisogni delle persone", ha
concluso.
Una volta ristrutturata, con una spesa di 2,1 milioni di
euro, la casa famiglia disporrà di 20 posti letto.
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