A partire dall'ottobre del 2023
avrebbe imbrattato i muri del cimitero monumentale di Bari, di
scuole, banche, sindacati, uffici postali e auto scrivendo - con
vernice rossa - messaggi contro la campagna vaccinale per il
Covid-19, l'Agenda 2030 e l'identità digitale. Messaggi che
portavano la firma del gruppo "Vivi", contraddistinto per una
forte opposizione proprio alla campagna vaccinale obbligatoria.
Si tratta di un 30enne barese che la polizia ritiene il
responsabile di almeno 13 azioni vandaliche.
L'uomo, indagato per associazione per delinquere,
danneggiamento e deturpamento e imbrattamento di cose altrui, è
stato perquisito e trovato in possesso di apparecchiature
informatiche, barattoli, bombolette spray di vernice rossa ed
estintori modificati per spruzzare la stessa vernice. E poi
anche parrucche e altro abbigliamento utilizzato per non farsi
riconoscere.
I raid sarebbero avvenuti di notte: a finire nel mirino del
30enne anche le scuole Michelangelo e Tommaso Fiore, il ponte
Adriatico, la sede regionale della Uil. Altre tre persone
indagate per gli stessi reati sono state perquisite nelle
province di Bari e Lecce.
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