Centri estivi sempre più cari,
soprattutto al nord, con un aumento medio del 10% rispetto
all'anno precedente. È quanto emerge dall'analisi realizzata da
Adoc ed Eures sulla base dei costi dei campus per bambini.
Le differenze sono significative soprattutto a livello
territoriale. Con un costo medio per una settimana di circa 175
euro, i centri estivi del nord Italia risultano quelli più
costosi. Al centro e al Sud, invece, i prezzi calano, con una
media, rispettivamente, di 148 e 118 euro.
Milano è la città più cara, con un prezzo medio a settimana di
218 euro, che scende a 176 se viene preferita l'opzione di
orario ridotto rispetto al tempo pieno. Il secondo valore più
elevato si registra a Bologna, con un costo di 148 euro per il
tempo pieno; seguito da Roma, che si attesta a 137 euro.
I prezzi più ridotti si registrano, invece, nei centri estivi
delle città di Napoli e Bari, con un prezzo medio a settimana
rispettivamente di 123 e 100 euro.
Proiettando il costo medio a settimana per otto settimane di
centro, una famiglia spenderebbe in media 1,234 euro per un
figlio, che salirebbero a 2.382 nel caso di due iscritti ai
campus.
"Prezzi troppo elevati e spesso inaccessibili, il tutto
aggravato dal lungo periodo di chiusura delle scuole - ha
spiegato Anna Rea, presidente di Adoc -. Nonostante le parole e
le promesse elettorali, il governo Meloni ha fallito,
continuando a ignorare le reali necessità delle famiglie e
lasciando che il peso economico e sociale dei crescenti costi
ricada interamente sui genitori".
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