Sono ancora molte le barriere fisiche
presenti nelle scuole italiane: solamente il 40% risulta
accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione
appare migliore nel Nord dove si registrano valori superiori
alla media nazionale (44% di scuole a norma), mentre peggiora,
raggiungendo i livelli più bassi, nel Mezzogiorno (36%). La
regione più virtuosa è la Valle d'Aosta, con il 74% di scuole
accessibili, di contro la Liguria e la Campania si distinguono
per la più bassa presenza di scuole prive di barriere fisiche
(rispettivamente 29% e 30% delle scuole). E' quanto emerge dal
rapporto Istat sull'inclusione scolastica degli alunni con
disabilità.
La mancanza di un ascensore o la presenza di un ascensore non
adatto al trasporto delle persone con disabilità rappresentano
le barriere più diffuse (50%). Frequenti sono anche le scuole
sprovviste di servo scala interno (35%), bagni a norma (26%) o
rampe interne per il superamento di dislivelli (24%). Rari
invece i casi in cui si riscontra la presenza di scale o porte
non a norma (rispettivamente 7% e 3%).
L'accessibilità degli spazi deve comprendere anche gli ausili
senso-percettivi destinati all'orientamento degli alunni con
disabilità sensoriali: solo il 17% delle scuole dispone di
segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia mentre
le mappe a rilievo e i percorsi tattili, necessari a rendere gli
spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono
presenti solo nell'1,2% delle scuole.
La situazione riguarda tutto il territorio nazionale, con
poche differenze tra il Nord e il Sud. Nonostante si rilevi
ancora un grave ritardo nei livelli di accessibilità, solo l'11%
delle scuole ha effettuato, nel corso dell'anno scolastico,
lavori per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Un contributo importante alla rimozione di queste barriere
potrà avvenire con la realizzazione dei progetti finanziati con
fondi Pnrr avviati a partire dal 2024.
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