/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dress code per 8 studenti su 10 e smartphone banditi, sondaggio

Dress code per 8 studenti su 10 e smartphone banditi, sondaggio

Divisa scolastica in scuole private ma a sorpresa a molti piace

ROMA, 29 settembre 2023, 14:29

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La maggior parte degli istituti sta intervenendo in due ambiti a cui i giovani tengono particolarmente: il look e lo smartphone. A segnalarlo è una ricerca condotta dal portale Skuola.net subito dopo la prima campanella del 2023, che ha coinvolto 1.000 ragazze e ragazzi di scuole medie e superiori.
    Oltre 8 studenti su 10 devono osservare dei suggerimenti sull'abbigliamento; più di 9 su 10 hanno delle regole sull'uso degli smartphone; e c'è persino chi - circa 1 su 7 - deve sottostare a divieti e prescrizioni legati all'aspetto personale.
    Il dress code, nello specifico, è sempre stato un tema assai delicato. Gli istituti, su questo, hanno scelto fondamentalmente due strade. C'è chi ha seguito la via del rigore, mettendo nero su bianco una vera e propria guida sull'abbigliamento, con indumenti consentiti e altri vietati, come gonne, maglie e pantaloni troppo corti. Tuttavia, questa è una strada minoritaria, visto che lo riporta solo 1 studente su 4. La maggior parte, invece, hanno voluto dare fiducia agli alunni, limitandosi a dare solo delle indicazioni "non scritte", basate sulla decenza: ne sono interessati circa 6 su 10. Alla fine, dunque, solo una minoranza - circa 1 su 6 - può presentarsi in classe vestendosi come meglio crede.
    Ma ci sono anche contesti in cui si è preferito sgomberare il campo da qualsiasi dubbio interpretativo, introducendo direttamente una divisa scolastica. Ciò avviene in maniera quasi esclusiva nelle scuole private o paritarie: tra chi frequenta questo tipo di istituti oltre 1 su 4 racconta di non avere scelta su cosa indossare per andare a scuola. Una misura del genere troverebbe comunque qualche sostenitore anche i contesti statali: in generale, circa 3 studenti su 10 sarebbe favorevoli a recarsi a scuola con un abbigliamento standardizzato.
    Più recente, invece, è l'inasprimento della guerra che le istituzioni scolastiche stanno muovendo all'uso degli smartphone in classe per scopi diversi da quelli didattici. Durante lo scorso anno scolastico, il ministero dell'Istruzione ha chiesto agli istituti di prestare la massima attenzione al fenomeno ma molte scuole si erano già attrezzate da tempo. E tante altre si sono mosse dopo l'ulteriore sollecito.
    Così, oggi, oltre 6 studenti su 10 hanno a che fare con regole esplicite. Si tratta soprattutto del divieto assoluto di usare i telefoni in classe, a meno che non sia espressamente richiesto dal docente di turno; oppure di lasciare i device spenti durante le lezioni, potendoli però utilizzare solo a ricreazione o nei cambi d'ora. Meno diffusi i divieti più rigorosi, come quello che vorrebbe gli smartphone spenti dal momento dell'ingresso a scuola e fino all'uscita o addirittura la consegna dei dispositivi al personale scolastico. Ma, se si aggiunge quel 31% che per ora deve confrontarsi solo con istruzioni "orali", senza possibili conseguenze negative in caso di un loro mancato rispetto, le regole sull'uso degli smartphone a scuola ormai toccano praticamente tutti gli alunni di medie e superiori.
    Appena il 6%, infatti, si è detto sciolto da qualsiasi obbligo.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza