/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Maturità da rifare per due studentesse, ordinanza del Tar

Maturità da rifare per due studentesse, ordinanza del Tar

Catanzaro, prova sostenuta dichiarata illegittima dai giudici

CATANZARO, 28 settembre 2023, 17:37

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Esami di maturità da rifare per due studentesse di Catanzaro che sarebbero state 'illegittimamente bocciate'. E' quanto ha deciso il Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro accogliendo un ricorso presentato dai loro difensori, gli avvocati Giancarlo Pitaro e Giuseppe Risadelli.
    Le ordinanze emesse dai giudici amministrativi del capoluogo calabrese, in accoglimento delle tesi difensive dei difensori, hanno dichiarato illegittima la prova di maturità sostenuta dalle due studentesse dell'Istituto tecnico economico "Grimaldi Pacioli" di Catanzaro, condannando il Ministero dell'Istruzione e del Merito a rivalutare le studentesse tramite lo svolgimento di una nuova prova "a partire - è scritto nell'ordinanza - dalla correzione dei temi svolti, attraverso il nuovo svolgimento della prova orale e la valutazione complessiva della candidata".
    "I giudici hanno motivato la loro decisione - affermano in una nota gli avvocati Pitaro e Risadelli - rilevando che dalle copie dei verbali di esame prodotti dall'Amministrazione non è stato possibile verificare che detti verbali siano stati sottoscritti, in modalità analogica o digitale e che la mancanza di sottoscrizione, impedendo di conoscere la paternità del documento, ne inficia la funzione probatoria" per cui "non è possibile verificare la legittimità dell'operato amministrativo, oggetto di contestazione giudiziaria".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

  • Orientamento Università Online

O utilizza