Le Organizzazioni sindacali FLC CGIL,
CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams
prenderanno parte alla manifestazione indetta dal Comitato
"Priorità alla scuola" che si terrà sabato 26 settembre a Roma,
per riaffermare il ruolo centrale e prioritario della scuola e
della conoscenza come condizione di crescita del Paese e per
denunciare ritardi e incertezze che accompagnano l'avvio
dell'anno scolastico, rischiando di comprometterne la riapertura
in presenza e in sicurezza, obiettivo principale dell'azione
sindacale condotta nella prolungata fase di emergenza.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA
Unams, già dalla scorsa primavera, hanno individuato priorità e
necessità per la ripartenza, indicato soluzioni e sollecitato
investimenti in termini di organici, di spazi, di servizi
connessi al diritto allo studio quali, per esempio, i trasporti
e le mense, ritenendo prioritario l'investimento sulle risorse
professionali di cui la scuola ha soprattutto bisogno.
Mobilitazione e proposta, dallo sciopero dell'8 giugno alla
partecipazione alla stesura dei protocolli di sicurezza, hanno
caratterizzato l'azione sindacale unitaria di questi mesi; a ciò
non è corrisposto analogo impegno e assunzione di responsabilità
da parte del governo e del Ministero dell'istruzione
Ma il Paese non può permettersi di ripartire con un'offerta
formativa al ribasso, a causa dei ritardi e dell'insufficienza
delle risorse. Serve un'inversione di rotta nelle politiche
pubbliche, da orientare con decisione a sostegno dello sviluppo
attraverso scelte mirate di forte investimento nei settori
strategici, a partire dall' istruzione e formazione, fattori
indispensabili per il rafforzamento del tessuto democratico e la
ripresa del Paese.
La crisi determinata dalla pandemia rende ancor più
indispensabile un radicale cambio di paradigma
sociale-economico-politico, che la conoscenza ha il compito di
orientare nella direzione di una cittadinanza attiva, intesa
come capacità di prendere parte ai processi di trasformazione,
avendo come fondamento d'azione i valori della democrazia, della
sostenibilità ecologica, della pace.
Servono provvedimenti urgenti per garantire da subito a tutte e
a tutti il diritto all'istruzione, al lavoro, alla salute e,
accanto a questo, investimenti per riqualificare il sistema
pubblico di istruzione, per innalzare i livelli di conoscenza,
rafforzando ed estendendo il diritto all'istruzione e alla
formazione; è il momento di fare scelte coraggiose per
combattere disuguaglianze, dispersione, precarietà, destinando
parte consistente dei fondi "Next Generation Ue", cosiddetto
Recovery fund, ai luoghi dove le "prossime generazioni" dovranno
crescere e formarsi.
La piazza del 26 settembre ci vedrà insieme alle lavoratrici e
ai lavoratori, con gli studenti, le famiglie, i cittadini, per
affermare e difendere la nostra idea di scuola, organo
costituzionale e pilastro della democrazia, sulla cui
valorizzazione si giocano la credibilità e il futuro dell'intero
Paese.
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