(ANSA) - MILANO, 6 LUG - I visitatori del Padiglione
dell'Abruzzo, a Expo dal 3 al 9 luglio, passeggiando per la
mostra allestita dagli studenti di Architettura dell'Università
D'Annunzio Chieti-Pescara, troveranno in un angolo una tavola
imbandita, piatti, posate e gli sguardi di sette nonne che
osservano i futuri commensali. Quando si siederanno, però,
scopriranno che le stoviglie sono disegnate, i piatti sono
tablet, e i ritratti delle nonne appese alla parete sono foto
con tanto di codice Qr posizionato sulla bocca delle anziane.
È l'inizio di un viaggio attraverso le delizie della cucina
abruzzese: dai fiadoni di Montesilvano (Pe) all'agnello 'cacio e
ovo' di Città Sant'Angelo (Pe), dalla coratella di Avezzano (AQ)
alla mugnaia di Elice (Pe), passando per gli gnocchetti e ceci
di Celano (Aq), i cinciarielli di Fallo (Ch) e le cioffe di
Sulmona (Aq). Fotografando da uno smartphone con un'apposita app
il volto di ciascuna nonna, grazie al codice Qr, si attiva l'
audio relativo a ognuna delle nonne che spiegherà come
realizzare una delle 7 ricette. Dopo aver ascoltato la ricetta
dalla voce diretta della singola nonna, la stessa ricetta la si
può vedere realizzata in video, cliccando sui tablet posizionati
a tavola come fossero dei piatti. "Questo angolo vuole
raccontare il passaggio dal paesaggio culturale a quello della
quotidianità - ha spiegato l'architetta Susanna Ferrini,
coordinatrice del progetto - dopo lo spazio in cui dominano la
natura e i numeri, attraverso un corridoio che riproduce 'La
figlia di Iorio' del pittore abruzzese Francesco Paolo Michetti,
si arriva in questo angolo semplice, che vuole raccontare le
storie che si vivono ogni giorno". (ANSA).
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30 ott. 2015