(ANSA) - L'AQUILA, 2 LUG - Il pittore Marcello Mariani,
dell'Aquila, sarà protagonista, presso il Padiglione Italia di
Expo a Milano da domani al 9 luglio, nel concept immersivo ed
emozionale, realizzato dagli architetti Susanna Ferrini e Paolo
Fusero, in collaborazione con il dipartimento di architettura
dell'Università degli Studi D'Annunzio di Chieti-Pescara, per la
Regione Abruzzo. Dopo la Biennale di Venezia nel 2011, le grandi
mostre romane nei musei nazionali, le grandi esperienze estere,
Mariani si appresta così a consolidare il prestigio di una lunga
carriera artistica, attraverso una illustre rivisitazione
narrativa e poetico-biografica, nella universalità culturale di
Expo. Come si legge in una nota "la poetica dell'artista sarà
originalmente narrata dagli scatti irripetibili di grandi
maestri internazionali della fotografia del '900, che lo hanno
ritratto nei luoghi più suggestivi della sua quotidianità
creativa. Una pittura colta e raffinata ritratta nel suo
divenire silenzioso, dai grandi interpreti della migliore
tradizione fotografica del secolo passato". Dopo il sisma del 6
aprile 2009 che ha distrutto anche il suo famoso laboratorio di
via Sassa, "devastandomi l'anima" - ha spiegato più volte,
Mariani per dare ancora forma alla sua arte, si è trasferito a
Bussi (Pescara), in un atelier caleidoscopico. Il maestro
aquilano è un uomo eclettico, completo, pittore nel senso
rinascimentale del termine, che si è occupato, nei suoi primi
anni, di arte figurativa. La sua prima mostra risale al 1954.
Dopo i suoi primi lavori di scenografia arriva l'impulso
dell'informale, con intercessione di Burri e Fontana con i quali
il giovanissimo abruzzese era destinato a fare mostre
collettive. Per Vittorio Sgarbi l'artista aquilano e' uno dei
più grandi pittori contemporanei. "Il figurativo - commenta
Mariani - lo faccio a occhi chiusi, l'informale ti turba, ti fa
impazzire, ti fa piangere, ti fa gioire, ti prende
emotivamente".
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30 ott. 2015