Abruzzo punta intercettare turismo Cina

Dopo Ferrari e Armani obiettivo è promuovere anche altre qualità

Redazione ANSA L'AQUILA

(ANSA) - L'AQUILA, 26 MAG - "Sono cento milioni, secondo le stime di Pechino, i cittadini cinesi che viaggeranno nel mondo durante questo 2015, anno dell'Expo, e la cifra salirà fino a 500 milioni nel 2020. Ovviamente non tutti verranno in Italia, ma c'è una marcata simpatia per il nostro Paese. Stiamo lavorando per intercettarne una buona parte". Ad illustrare i dati è il coordinatore delle Regioni italiane in materia di turismo e vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli che nei giorni scorsi, ha presieduto a Milano un incontro cui hanno preso parte, tra gli altri, rappresentanti delle Regioni, esponenti delle Province della Repubblica Popolare Cinese ed i ministeri del Turismo dei due Paesi.

"C'è un problema di promozione - spiega Lolli - perché nella maggior parte dei casi i cittadini cinesi conoscono solo le grandi città; conoscono Ferrari e Armani, ma non conoscono le qualità di nicchia del nostro Paese. Proprio per questo stiamo lavorando per mettere in contatto le Province cinesi con le Regioni. C'è poi il problema dei visti, ma ci si sta lavorando ed è in via di risoluzione e c'è anche il problema che i cinesi sbarcano a Francoforte, per cui bisogna attrezzarsi per un sistema di collegamento diretto". La riunione, secondo Lolli, è servita a conoscere le aspettative turistiche dei visitatori cinesi e, di conseguenza, a definire e calibrare le iniziative per accrescere l'appeal nei confronti di una "popolazione che già mostra evidenti segnali di amore verso il nostro Paese". Nel sottolineare che alla riunione l'Abruzzo ha partecipato con il Comune dell'Aquila, Lolli evidenzia che anche il sistema del turismo abruzzese dovrà adeguare strutture e infrastrutture.

(ANSA).

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