(ANSA) - MILANO, 22 OTT - Nella fascia saheliana 20 milioni
di persone vivono in uno stato di insicurezza alimentare (il 25%
della popolazione) e, ogni anno, 6,4 milioni di bambini al di
sotto dei 5 anni sono affetti da una forma di malnutrizione.
Sono questi i dati forniti da Cooperazione Italiana e Unicef per
presentare la conferenza 'Investire nella nutrizione per
rafforzare la resilienza', organizzato il 23 ottobre al
Padiglione KIP International School a Expo.
La malnutrizione cronica è il riflesso delle diseguaglianze
sociali e mette in evidenza non solo un problema di sviluppo del
bambino, ma anche le molteplici dimensioni della mancanza di
salute, di cibo, di acqua, di igiene, di educazione e dello
status socio-economico delle famiglie. È un'ingiustizia che si
trasmette di generazione in generazione e che frena lo sviluppo
economico e sociale dei territori colpiti. Prevenire le cause
della malnutrizione permette di ridurre queste diseguaglianze e
migliorare l'equità, aspetto essenziale di uno sviluppo
sostenibile, della pace e della stabilità. Per questo la
Cooperazione Italiana e l'Unicef sono presenti in Burkina Faso,
in Mali e in Niger attraverso programmi di lotta contro la
malnutrizione basati su azioni semplici, come sostegno alla
prevenzione, coinvolgimento degli attori comunitari per una
copertura sanitaria diffusa e rafforzamento dei mezzi di
sussistenza delle famiglie. Questi approcci si stanno rivelando
particolarmente efficaci e mostrano come investire nella
prevenzione della malnutrizione, per rafforzare la resilienza
delle popolazioni, possa capovolgere la situazione.
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