(ANSA) - MILANO, 24 SET - I migranti minorenni che arrivano
in Italia "devono essere subito affidati a qualcuno, altrimenti
non possiamo dire che siano in una situazione di garanzia e
tutela. Dobbiamo creare un'accoglienza diffusa, tra associazioni
e comuni, e potenziare il sistema degli Sprar". Lo ha detto il
direttore generale dell'Istituto Migrantes della Cei, Giancarlo
Perego, a margine di una conferenza stampa della Caritas a Expo,
dedicata al tema 'Le migrazioni forzate nel Mediterraneo e nel
resto del mondo'. "I minori arrivati in Italia lo scorso anno
sono stati 14mila, mentre nel 2015 finora ne sono arrivati 8.500
- ha ricordato Perego -. Di questi, solo 1.000 sono negli Sprar,
un numero assolutamente insufficiente. E la maggior parte è in
strutture non adatte. Su questo dobbiamo migliorare. L'anno
scorso, poi, abbiamo perso le tracce di 3.707 minori: molti di
loro hanno continuato il loro viaggio, insieme ai 100mila
migranti in totale che non si sono fermati in Italia (rispetto
ai 172mila arrivati)". "Bisognerebbe rilanciare la proposta
delle associazioni affidatarie, preparate per l'accoglienza in
famiglia", ha proposto Perego, ricordando che anche il mondo dei
comuni deve fare la sua parte: "su 8.000 Comuni italiani - ha
spiegato - gli Sprar sono solo in 376. Siamo molto lontani da
un'accoglienza diffusa, "che sarebbe però più gestibile ed
eviterebbe lo spreco di risorse e la non tutela delle persone
che abbiamo visto con Mafia Capitale, o col centro di Mineo".
"L'accoglienza diffusa in 8000 comuni - ha concluso - non è
certo l''invasione' di cui tutti parlano. Il problema è come
gestirla".(ANSA).
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