Migrantes ai Comuni, si può fare di più

Unhcr, serve legislazione specifica su rifugiati ambientali

Redazione ANSA MILANO
(di Ilaria Liberatore) (ANSA) - MILANO, 24 SET - "Dobbiamo creare un'accoglienza diffusa per i migranti, tra associazioni e comuni, e potenziare il sistema degli Sprar", anche per tutelare al meglio i minori: "l'anno scorso in Italia ne sono arrivati 14mila, nel 2015 8.500. Di questi, solo 1,000 sono negli Sprar, un numero assolutamente insufficiente". L'appello viene dal direttore generale della Fondazione Migrantes, Giancarlo Perego, e arriva dal palco di Expo, dove la Caritas italiana ha presentato il suo 'Rapporto sulla protezione internazionale in Italia' (realizzato con Fondazione Migrantes, Anci, Cittalia, Sprar e Unhcr). Secondo il rapporto, nel mondo ci sono circa 59,5 milioni di migranti forzati (costretti a fuggire da guerre e conflitti), e 8 milioni si sono aggiunti solo nel 2014. E' il più alto incremento registrato da un anno all'altro e, complessivamente, la cifra più elevata dalla seconda guerra mondiale. In Italia si trova solo il 3% degli rifugiati, in Europa meno del 10%. A farsi carico del peso maggiore dell'accoglienza (l'86%) sono infatti i Paesi in via di sviluppo, in particolare Turchia, Pakistan, Libano e Iran (che accolgono il 36%). I numeri italiani, secondo Perego, sono tutt'altro che ingestibili: "su 8000 comuni italiani, gli Sprar sono solo 376.

Siamo ancora molto lontani da un'accoglienza diffusa, che sarebbe più gestibile ed eviterebbe lo spreco di risorse e la non tutela delle persone che abbiamo visto con Mafia Capitale, o col centro di Mineo - ha spiegato -. In questo senso l'appello del Papa ad accogliere una famiglia in ogni parrocchia è per noi un ulteriore stimolo, considerando che in tutta Italia ci sono 27mila parrocchie". "I numeri ci dicono che in Italia sono arrivati 170mila migranti l'anno scorso e 122.500 quest'anno.

Basta fare due calcoli per capire che, distribuiti tra comuni e parrocchie, questi uomini, donne e bambini non costituiscono affatto l'invasione di cui tutti parlano".

Il Rapporto considera anche la categoria delle persone sfollate per motivi legati ai cambiamenti climatici. Nel mondo sono 22,4 milioni, persone che "non possono essere considerate rifugiati politici, ma hanno bisogno, come loro, di un sistema di tutele specifiche a livello internazionale - ha sottolineato il delegato Unhcr per Sud Uuropa, Laurens Jolles -. L'Unhcr è consapevole di questa lacuna e l'ha fatta più volte presente, perché in futuro sempre più persone saranno costrette a fuggire per via dei cambiamenti climatici".(ANSA).

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