Chengdu, la cucina che gustò Marco Polo

Autore del Milione gustò rinomata cucina della provincia cinese

Redazione ANSA MILANO

(di Beniamino Natale)

MILANO - Sarebbe stato un peccato se Marco Polo non avesse gustato la cucina di Chengdu, rinomata in tutto il mondo, quando visito' la città' 700 anni fa. Ma voi siete più' fortunati di lui, dato che avete l' opportunità' di fare la stessa esperienza gustando gli autentici piatti di Chengdu all' Expo di Milano a partire dal 6 luglio, risparmiandovi un viaggio di migliaia di chilometri.

Chengdu, la città più' grande della Cina occidentale, presenterà' la sua cucina tradizionale, piccante e deliziosa, la fantastica Opera locale, la sua arte del the', mostre culturali ed esibizioni artistiche tipiche nel corso della Settimana di Chengdu all' Expo.

Visitatori provenienti da tutti i Paesi del mondo saranno felici di poter assaggiare specialità' come il pollo a dadi con le noccioline, le torte di melanzane all' aroma di pesce, il tofu fritto in salsa piccante, gli spaghetti alla dan-dan, le polpette alla perla di mare e altri piatti tradizionali.

La cucina di Chengdu e' ricca di differenti sapori ed e' stata la prima città' asiatica ad essere dichiarata Capitale Mondiale del Cibo dalle Nazioni Unite. E' conosciuta come la più saporita della Cina, ed e' uno degli elementi che costituiscono il patrimonio culturale del Paese.

Del resto, gli italiani hanno imparato a conoscere Chengdu molto prima che fosse concepita la Settimana di Chengdu all' EXPO. Marco Polo, viaggiando lungo la Via della Seta con suo padre, arrivo' a Chengdu nel 1287. Rimase sorpreso nel trovare una città' pulsante di attività' e le fece onore definendola estremamente ricca e incredibilmente impressionante nel suo Il Milione.

L' autentica cucina locale e' parte integrante delle impressioni che Marco Polo ebbe di Chengdu. Si sa che alloggio' a lungo nei pressi del ponte di Anshun, dove si trova una ben conosciuta enclave piena di ristoranti.

Alcune caratteristiche della cucina di Chengdu sono presenti anche nella cucina italiana. Per esempio, alcuni ristoranti servono all' inizio del pasto, insieme al pane, una ciotola di pepe di un rosso vivace. Il sapore piccante del pane fresco condito col delizioso pepe e' estremamente piacevole. Questo modo di mangiare e' considerato tipico di Chengdu.

Oltre al cibo, Chengdu porta con se l' Opera del Sichuan, i broccati, i ricami e ile statuette dei panda giganti, tutti elementi costitutivi dell' "esperienza di Chengdu".

Nel corso della Settimana di Chengdu all' EXPO di Milano si svolgeranno una serie di mostre, che offriranno ai un' esperienza visibile e concreta del "sapore di Chengdu". Ci sarà uno spazio nel quale di potranno sperimentare i vari aspetti della cultura di Chengdu, tra cui l' arte del ricamo del Sichuan, il raso stampato, l' Opera del Sichuan, la cerimonia del the', ecc.

Oltre a tutto questo, si potranno mandare ad amici e parenti "saluti e inviti dalla terra dei panda", inviando loro panda-cartoline che saranno depositate in una simpatica buca delle lettere a forma di panda. Terminato l' evento, queste cartoline verranno mandate a Chengdu, le verra' impresso uno speciale timbro postale a forma di zampa di panda e infine verranno inviate in tutto il mondo attraverso gli uffici postali Panda che sono stati creati in diverse località' della Cina, Secondo uno degli organizzatori dell' evento, i visitatori potranno partecipare ad una lotteria che metterà' in palio un "passaporto turistico per Chengdu" con un viaggio premio e informazioni turistiche sulla città'.

La Settimana di Chengdu proseguirà' fino al 12 luglio. E' un appuntamento che non si può' perdere se si vuole sperimentare il "sapore di Chengdu".

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