Di notte comanda l'Esercito

Le operazioni notturne sono tutte in carico ai soldati

Redazione ANSA

(di Ilaria Liberatore) (ANSA) - MILANO, 14 AGO - Alle undici di sera, quando il sito di Expo si svuota e un fiume di visitatori inonda il decumano per raggiungere i tornelli d'uscita, l'Esposizione comincia a popolarsi di nuovi visitatori. Non solo operatori dei padiglioni, camionisti che scaricano la merce o forze dell'ordine. C'è anche l'Esercito Italiano, nel popolo della notte di Expo. Sono circa 1800, tra alpini, bersaglieri, lagunari, paracadutisti, artiglieri e cavalieri, tutti altamente qualificati. A loro si uniscono altri circa 500 militari che lavorano presso Consolati e altri obiettivi sensibili di Milano. Insieme fanno parte dell'operazione 'Strade sicure'. La sicurezza dell'Esposizione dipende da due task force: quella guidata dal colonnello Luca Franchini ha la responsabilità dei controlli di sicurezza sugli automezzi in ingresso; il colonnello Elio Babbo si occupa invece dei controlli perimetrali del sito, delle varie stazioni ferroviarie e degli aeroporti (Malpensa, Linate e Orio). "All'interno del sito il lavoro è simile a quello che svolgeremmo in un qualunque centro commerciale - spiega il maresciallo Stefano Cageggi -. Vigiliamo sulla struttura, sui mezzi che circolano dentro il sito espositivo di notte e su tutte quelle esposizioni che si svolgono a sito chiuso. Non ci è mai capitato nulla di strano e non ci sono padiglioni che creano più problemi di altri". Subito fuori dal perimetro di Expo sono attivi i militari guidati dal colonnello comandante Luca Franchini, che controllano tutti gli automezzi che entrano nell'area. "I controlli si svolgono in tre fasi - spiega -. Il primo lo svolge il binomio cinofilo: il cane ricerca l'eventuale presenza di esplosivi, armi o munizioni. Il secondo è di tipo chimico radiologico per l'eventuale presenza di sostanze o minacce di questo tipo". Se in questa fase vengono rilevati oggetti sospetti, entra in gioco un team specialistico Iedd (Improvised Explosive Device Disposal): personale altamente qualificato e formato nel Centro di Eccellenza del Genio di Roma, che disarticola l'eventuale ordigno con moderni robot 'Wheelbarrow mk8 plus II' e 'Packbot 510', utilizzati anche il contesti operativi internazionali (Libano, Iraq, Afganistan). "La terza fase consiste nel controllo radiologico continua il colonnello -. Con uno speciale automezzo si fa una lastra del contenuto del camion. Chi lavora al suo interno è completamente schermato e non corre pericoli di essere contaminato dalle radiazioni". "Non abbiamo mai trovato nulla di pericoloso - assicura il tenente Giuseppe Vaccaro, che ogni note effettua queste speciali 'radiografie' -. Ma controlliamo il 60-70% dei veicoli. Dobbiamo nascere col dubbio, per poi verificare che tutto vada bene". (ANSA).
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