Ecco la pizza all'amaranto

In cluster cereali, per Aztechi era il "grano degli dei"

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 19 MAR - Non solo baguette o bretzel: il mondo dei cereali offre una miriade di possibilità per preparare pane, pasta, dolci e anche pizze inaspettate con un sapore che riporta all'antico impero dei Maya. Provare per credere.

Basta andare all'Expo di Milano ed entrare nel cluster dei cereali e dei tuberi dove sette Paesi di America e Africa porteranno alcune loro coltivazioni.

Il Mozambico punterà su diversi tipi di patate, ma anche radici, mais, miglio e tapioca, un tubero molto diffuso in Africa. Il Venezuela - uno degli ultimi Paesi ad aderire all'Expo, con uno degli spazi più grandi fra i partecipanti ai padiglioni collettivi - permetterà di scoprire il casabe, il cosiddetto pane degli Indios, a base di farina di manioca.

La Bolivia invece ha deciso di dedicare i suoi spazi alla quinoa, che gli Inca chiamavano 'Chisaya Mama', ovvero madre di tutti i cereali, promettendo di farla assaggiare abbinata a molti altri prodotti tipici.

Ma non ci sarà solo spazio per la tradizione nei sette edifici del padiglione dei cereali. Ci saranno anche innovazione e un pizzico di cucina 'fusion' che si potrà ad esempio provare alla Healthy pizzeria, cioè la pizzeria salutare che servirà pizze leggere a base di quinoa e amaranto, pianta tipica delle civiltà precolombiane. Entrambi sono, infatti, ricchi di proteine e adatti anche ai celiaci.

Se in Italia il nome dell'Amaranto è principalmente legato al colore rosso ('amaranto' appunto) dei fiori, in Sud America è soprattutto il seme ad essere utilizzato in cucina. Anzi, gli Aztechi facevano uso di questo 'grano degli dei' anche nei rituali religiosi.(ANSA).

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