Africa, Eni educa a salute con teatro

Progetto "Il teatro fa bene" presentato a Expo

Redazione ANSA MILANO
(di Ilaria Liberatore) (ANSA) - MILANO, 23 OTT - Fare teatro per educare alla salute: è questa l'intuizione alla base del progetto per il Mozambico 'Il Teatro fa bene', ideato e sostenuto da Eni Foundation, con il coordinamento dell'attore e autore teatrale Jacopo Fo e del regista Bruno Patierno. L'iniziativa è stata presentata a Casa Corriere, a Expo, presenti oltre a Fo e Patierno anche il segretario generale di Eni Foundation, Filippo Uberti.

Nel distretto di Palma, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, in Mozambico, una zona in cui la metà della popolazione è analfabeta e, in caso di malattia, è più frequente rivolgersi allo sciamano che all'ospedale, gli spettacoli de 'Il Teatro fa bene' hanno permesso a circa 25mila persone di avvicinarsi alle buone pratiche igienico-sanitarie e alimentari, con particolare riguardo alla maternità e alla cura dei neonati.

Le performance sono state realizzate da un gruppo di sette attori mozambicani, selezionati tra oltre 100, che a luglio hanno partecipato a un corso di 25 giorni alla Libera Università di Alcatraz, sulle colline sopra Perugia. Con loro, un team italiano di attori, videomaker e sceneggiatori. "Le difficoltà erano due - ha spiegato Jacopo Fo -. Da un lato trovare un canone comico che facesse ridere in Mozambico, senza imporre la nostra comicità; dall'altro avere un rapporto paritario con gli attori del Mozambico, evitando l'atteggiamento arrogante che a volte l'Occidente ha verso i Paesi del Terzo Mondo. E' andata benissimo".

Un approccio in perfetto stile 'dual flag' di Eni, che nei Paesi in cui opera cerca di promuovere il dialogo con comunità locali e istituzioni attraverso azioni concrete di sviluppo, trasferimento di know-how ed empowerment sociale. In particolare in Mozambico, nel distretto di Palma, Eni Foundation ha realizzato un ospedale dedicato a mamme e future mamme che hanno gravidanze difficili. "In Mozambico l'informazione sanitaria non poteva passare attraverso le vie tradizionali - ha spiegato Uberti -. Ci siamo rivolti alla nostra tradizione, coinvolgendo un'eccellenza italiana, e abbiamo pensato a Jacopo Fo".(ANSA).

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