(ANSA) - MILANO, 13 OTT - L'obesità è spesso percepita non
come una malattia ma come un problema estetico. L'accumulo
eccesivo di peso può invece essere considerato una malattia a
tutti gli effetti, e una delle cause di diverse patologie, tra
cui il diabete. A mettere in guardia sulla correlazione tra
l'aumento di peso e questa malattia è stato l'esperto del Centro
studi dell'Università di Milano, Michele Carruba, in un incontro
organizzato a allo Spazio Donne di Padiglione Italia, a Expo,
dal Ministero della Salute.
Spesso, ha detto Carruba "si vuole dimagrire per essere più
belli e non per essere sani. L'obesità riduce invece
l'aspettativa di vita di dieci anni e pregiudica la salute
perché causa tumori, malattie cardiovascolari e diabete".
In Italia, ha proseguito Carruba "circa il 45% della popolazione
è sovrappeso e il 10% è obeso. Soltanto mantenendo uno stile di
vita corretto e cercando di non ingrassare si possono prevenire
molte malattie". La soluzione, secondo l'esperto "non è seguire
questa o quella dieta, ma fare un'anamnesi dei comportamenti
sbagliati e correggerli".
Il grasso più pericoloso, ha spigato l'esperto, "non è quello
corporeo, ma quello viscerale, che le donne, a differenza degli
uomini, iniziano ad accumulare dopo la menopausa. Si tratta di
un grasso che influisce negativamente su tutti gli altri
organi". Nel caso specifico del diabete, "è scientificamente
provato che un accumulo di grasso viscerale può creare
insulino-resistenza. Anche mettendo a posto la glicemia non si
risolve il problema, mentre una soluzione può essere perdere 10
kg". (ANSA).
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