Salute, attenti alle diete 'estreme'

Evento del Ministero Salute al Vivaio Scuola, aumentano casi

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 5 OTT - Il mondo in cui vivono i ragazzi "è sempre più digitale e globalizzato, e questo può confonderli con falsi miti relativi a programmi rapidi di dimagrimento, diete 'estreme', diete fai da te". Per contrastare questo fenomeno ed educare a stili di vita alimentari corretti il Ministero della salute ha organizzato oggi un incontro in Expo al Vivaio Scuola "per presentare i possibili rischi di diete drastiche, autogestite e non controllate".

A confrontarsi con i ragazzi è stato Simone Pampanelli, medico endocrinologo del Centro Disturbi del comportamento alimentare (Dca) della Regione Umbria. Secondo gli esperti del Dca "nell'ultimo decennio casi clinici di disturbi alimentari sono stati sempre più frequenti anche in età pre-pubertà. Si è abbassata in generale l'età dell'insorgenza di tutti i disordini del comportamento alimentare, che si è spostata intorno ai 14-15 anni, con la comparsa del disturbo in bambine di 10-11 anni".

Anche i fattori di rischio per questi disturbi nei bambini "sembrano senz'altro aumentati: i modelli culturali della magrezza a cui sono sempre più esposti attraverso i mass media e i messaggi che transitano negli ambienti di vita familiari, scolastici e sportivi; abitudini alimentari scorrette e sempre meno regolari in ambito familiare, così come l'aumento dell' obesità infantile che è un potentissimo fattore di rischio".

Riconoscere questi disturbi nelle bambine "non è molto facile, perché la perdita di peso e la restrizione alimentare vengono spesso scambiate per inappetenza infantile, o sintomi di stress". Alcuni segnali aiutano però a rivelare il disturbo: ad esempio "il modo in cui mangiano, sminuzzando il cibo in pezzi piccolissimi, la lentezza del pasto, l'esclusione di alcuni alimenti, l'iperattività fisica, l'assunzione di molta acqua, un uso frequente del bagno soprattutto dopo i pasti, e poi un cambiamento psicologico che non faceva parte delle caratteristiche precedenti della bambina".

Per trattare casi di questo tipo esiste sul territorio una vera e propria rete di intervento, con ambulatori e percorsi di cura dedicati, e personale capace di seguire la giovane in modo multidisciplinare, dal punto di vista medico, psicologico, nutrizionale, familiare e fisioterapico.(ANSA).

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