Ecco come mangiare a scuola in sicurezza

Esperta,fondamentale lavarsi le mani e controllo temperatura

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 2 OTT - Non tenere fuori dal frigo i cibi che devono essere conservati al fresco e lavarsi le mani prima di toccarli: sono alcune delle regole che anche i bambini possono seguire per proteggersi dal rischio di infezioni alimentari, a scuola e a casa. Lo ha spiegato Jessica Viani, responsabile sicurezza alimentare di Cir Food, azienda che fa parte di Oricon (Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione), all'incontro sulla sicurezza alimentare nelle mense scolastiche organizzato dal ministero della Salute presso il Padiglione Italia all'Expo. Secondo le linee di indirizzo del Ministero una ristorazione scolastica di qualità deve contribuire a promuovere salute. I pasti forniti devono essere sani, di qualità nutrizionale appropriata ed equilibrata, e sicuri. In Italia, secondo i dati del Ministero, il 53,4% degli studenti iscritti alla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado pranza a scuola. ''Non è facile far capire a un bambino delle elementari cos'è la sicurezza alimentare - spiega Viani - ma è importante che sappia che a preparare il cibo che mangiano a scuola ci sono degli esperti del settore 'educati' a non fargli venire 'il mal di pancia', che lavorano indossando camici bianchi e cuffie, che si lavano spesso le mani e controllano la temperatura cui sono conservati i cibi''. Se infatti gli alimenti si trovano a 50-60° iniziano a proliferare batteri e microbi. ''Per questo i cibi vanno conservati in frigorifero, una regola che devono tenere a mente anche i bambini - continua Viani -. Dalla mensa possono portarsi via solo pane e frutta, ma alimenti freschi, come lo yogurt ad esempio, non possono stare nello zaino per giorni e devono essere consumati subito''. Ovviamente anche i più piccoli devono lavarsi le mani prima di mangiare e toccare i cibi. ''I microbi non arrivano 'volando' sulle cose che si mangiano - conclude Viani - ma perché qualcuno ce li porta, magari con le mani''. (ANSA).

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