(ANSA) - MILANO, 9 SET - La situazione delle api in Italia
negli ultimi tre, quattro anni "è tornata ad essere nella norma:
fino al 2010 la popolazione di insetti era soggetta a morie e
spopolamenti dovuti all'utilizzo di alcuni tipi di pesticidi in
agricoltura". Lo ha sottolineato il dottor Albino Gallina
dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, nel
corso dell'incontro organizzato a Expo dal ministero della
Salute dedicato all'apicoltura, 'Tutto il buono del miele.
Aspetti sanitari, socio economici e ambientali dell'apicoltura'.
L'incontro si è svolto a Palazzo Italia nell'ambito del progetto
'Vivaio Scuole'.
"La situazione è tornata alla normalità dopo che l'Unione
Europea ha messo al bando l'utilizzo di queste sostanze chimiche
- ha aggiunto - anche se continua a non esserci una costanza
nella produzione di miele perchè dipende molto dal clima. Ad
esempio con una estate calda le produzioni migliorano". Le api
sono importanti per la produzione di alimenti di origine
vegetale. Nel corso dell'incontro gli esperti dell' Istituto
zooprofilattico sperimentale delle Venezie hanno illustrato agli
studenti i diversi tipi di alimenti di origine vegetale prodotti
dalle api. "Le api riforniscono gli alveari di polline e di
nettare che poi diventa miele - ha spiegato - e dalla loro
attività viene prodotta anche la pappa reale". Prodotti
secondari per l'alimentazione sono invece la propoli, che si
raccoglie dalle gemme delle piante, e la cera d'api. Le api
vivono in media un mese, la longevità dipende anche dalla
stagione, se in inverno possono arrivare a vivere anche cinque o
sei mesi, durante l'estate quando il lavoro nell'alveare è a
pieno ritmo vivono circa 20 giorni. Ogni ape nel suo breve ciclo
di vita svolge tutti i lavori che servono per mandare avanti
l'alveare, ad eccezione della regina: alcune sono operaie, altre
nutrono le nuove arrivate, altre ancora hanno il ruolo di
difensori. (ANSA).
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