Salute, Ministero spiega campilobatterio

In Europa ogni anno 2,5 milioni di malati e 600 morti

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 31 AGO - In Europa ogni anno si verificano più di 400 milioni di infezioni da campilobatterio. L'enterite del campilobatterio è una causa frequente di infezioni intestinali. Questi batteri causano anche uno dei molti tipi di diarrea del viaggiatore. La gente di solito viene infettata mangiando o bevendo cibi o acqua contaminati, spesso pollame crudo, prodotti freschi o latte non pastorizzato. Ma solo in 2,5 milioni di casi (circa 475 ogni 100 mila) si sviluppa la campilobatteriosi. Inoltre almeno 600 morti all'anno potrebbero essere correlate al campilobatterio, soprattutto fra gli anziani. Sono dati, riferiti al periodo 2009-2013, forniti a Expo dall'Ecdc (l'European Centre for Disease and Control) durante l'incontro dedicato alla 'Prevenzione e controllo del campilobatterio nella produzione di pollame". L'incontro è stato organizzato dal Ministero della Salute insieme all'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie e all'Izsam G.

Caporale di Teramo. Secondo l'Efsa, inoltre, il 70% dei polli europei è infettato dal campilobatterio, con percentuali diverse di nazione in nazione. In Italia la percentuale è di circa il 63%. "I numeri sono sottostimati, soprattutto perché la sindrome umana non è grave ed è quindi ancora poco monitorata - ha spiegato Giuseppe Ruocco, direttore generale di Igiene e sicurezza degli alimenti e di nutrizione del Ministero della Salute -. Ma va chiarito meglio sia il collegamento tra la presenza del batterio nel cibo e la malattia nell'uomo, sia il tipo di interventi da fare e in quali punti della catena di produzione alimentare". I casi di campilobatteriosi in Italia dovrebbero aggirarsi "intorno a poche decine di migliaia all'anno" ha spiegato Ruocco, ricordando però la difficoltà di avere dati specifici.

"In Italia c'è un tipo di campilobatterio diverso da quello degli altri Paesi europei". La Commissione Europea è in prima linea "per definire un quadro da sottoporre a tutti, con delle soglie ben definite, che oggi ancora non esistono". Ma anche i cittadini possono adottare alcuni comportamenti virtuosi: "la carne di pollame deve essere ben cotta - ha ricordato Ruocco - e non va lavata prima di essere cucinata, perché altrimenti in caso di presenza del batterio, verrebbero contaminate le superfici della cucina e di conseguenza gli altri cibi".(ANSA).

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