(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Cani, cavalli, gatti ma anche asini e
conigli. Sono i protagonisti della pet-therapy, ovvero della
terapia con gli animali, che si sta diffondendo sempre più non
solo nei centri specializzati ma pure negli ospedali. Per
standardizzare i protocolli e stabilire norme a tutela di
animali e operatori sono state definite le Linee Guida nazionali
sugli interventi assistiti con gli animali (Iaa), presentate
oggi ad Expo 2015 in occasione del convegno organizzato da Rete
Italiana IAA in collaborazione con il Ministero della Salute,
Coldiretti e Codacons.
Nelle linee guida si definiscono le caratteristiche delle
strutture dove la pet therapy può essere praticata, oltre ai
requisiti sanitari e comportamentali degli animali, che devono
essere sottoposti ad uno specifico percorso di addestramento che
non deve ovviamente prevedere alcun metodo coercitivo, tutelando
sempre il benessere degli animali stessi anche ''attraverso il
rilievo di indicatori dello stress''. Vengono poi indicati nel
dettaglio i percorsi formativi per gli operatori, come
veterinari e sanitari in equipe multidisciplinari: la formazione
è erogata dal Centro di referenza nazionale per gli Iaa, dall'
Istituto superiore di sanità (Iss) e dagli Enti accreditati.
''Con l'approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni,
lo scorso marzo, delle Linee Guida sugli interventi assistiti
con gli animali - afferma il sottosegretario alla Salute Vito De
Filippo - l'Italia pone una pietra miliare e si contraddistingue
quale primo Paese al mondo ad avere stabilito una norma di
riferimento nel contesto della mediazione uomo-animale. Gli
animali domestici - rileva - possono svolgere un importante
ruolo di mediatori nei processi terapeutico-riabilitativi ed
educativi e il loro coinvolgimento, in ambito terapeutico, avrà
sempre una maggiore diffusione uscendo dall'empirismo iniziale e
seguendo sempre più un approcciò scientifico''. Infatti,
''nonostante in Italia sia ancora esiguo il numero di
pubblicazioni scientifiche sull'efficacia terapeutica degli
interventi con gli animali, i risultati di vari progetti
condotti con il Centro di referenza e con l'Iss ed i successi
ottenuti in Centri di eccellenza, come l'Ospedale Meyer di
Firenze e l'Ospedale Niguarda di Milano - conclude De Filippo -
sono estremamente incoraggianti''.
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