Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I giovani Ue temono il clima più delle malattie

Sondaggio Ipsos, per 80% italiani consumi non sostenibili

Redazione ANSA ROMA

I giovani europei sono più preoccupati da degrado ambientale e cambiamenti climatici (quasi il 50% degli under 35) che dalla diffusione di malattie infettive (36%). Il 75% di coloro che hanno tra i 15 e i 35 anni di età sono molto o mediamente motivati a vivere in modo sostenibile.

Netta la posizione dei giovani italiani: oltre l'80% ritiene le nostre abitudini di consumo non ambientalmente sostenibili.

Questo uno spaccato dell'indagine realizzata da Ipsos per #ClimateOfChange, la campagna di comunicazione europea guidata da WeWorld - organizzazione italiana che difende da 50 anni i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del mondo inclusa l'Italia - che mira a coinvolgere i giovani per informarli sul nesso tra cambiamenti climatici e migrazioni e creare un movimento pronto non solo a cambiare il proprio stile di vita ma anche a sostenere la giustizia climatica globale.

Dall'indagine emergono le abitudini green che giovani europei adottano sempre o frequentemente comprese le buone pratiche quali il differenziare i rifiuti per il riciclo (79%), cercare di risparmiare energia a casa (78%), non sprecare i rifiuti alimentari (80%). A livello generale nell'85% dei casi i giovani hanno una dieta comprendente carne e pesce, a fronte di un 6% di vegetariani e di un 5% di "pescetariani" (coloro che mangiano pesce ma non la carne). Una percentuale pari a un terzo (31%) evita di comprare spesso nuove cose, il 37% acquista prodotti del commercio equo e solidale e alimenti biologici.

Consapevoli dei riflessi socio economici, i giovani sono anche pronti ad azioni incisive: è frequente il voto per politici che danno la priorità alla risoluzione di queste problematiche, intercettando il 25% della platea degli under 35, e il 20% ha boicottato dei prodotti commerciali come forma di protesta.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA