(ANSA) - ROMA, 23 APR - "Niente veti" sul progetto di un
termovalorizzatore a Roma. È quello che sollecita il segretario
generale della Cisl Luigi Sbarra dopo l'annuncio del sindaco
della capitale, Roberto Gualtieri, di costruire un impianto per
lo smaltimento dei rifiuti. "È sbagliato porre ostacoli
preventivi", sostiene il sindacalista in un'intervista a 'Il
Messaggero'. "Il termovalorizzatore - spiega - può essere una
soluzione economicamente sostenibile e portare profitti alla
città". Ed esorta a discuterne "senza pregiudiziali". Dopotutto
la capitale "da anni vive una situazione di ritardi ed omissioni
gravi su questo tema", fa notare Sbarra.
Con il conflitto in Ucraina l'Italia si è riscoperta troppo
dipendente dalla Russia per il gas. "È il risultato", commenta
il segretario generale, "delle mancate scelte del nostro Paese
sui temi delle politiche energetiche e della necessaria
diversificazione delle fonti". "Negli ultimi decenni - denuncia
- l'Italia è stata la patria dei veti della sindrome Nimby",
'not in my backyard'. Tutta colpa del "furore ideologico",
accusa il sindacalista, per il quale "oggi paghiamo il prezzo di
aver detto no al carbone, ai rigassificatori, alle trivelle
nell'Adriatico, alle rinnovabili, di aver rallentato e
depotenziato idrogeno, Tap, persino le biomasse". Secondo il
numero uno della Cisl, "bisogna essere realisti. La
decarbonizzazione è un obiettivo importante e condivisibile, ma
richiede gradualità". (ANSA).
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