Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus: si cucina di più ma attenti allo smaltimento dell'olio

Vademecum RenOils, non gettarlo nel lavandino

Redazione ANSA

In tempi di quarantena a causa del coronavirus, gli italiani sono chiusi in casa e si cucina di più: torte, crostate, pane, pizze e fritture, è caccia al lievito di birra ma si usa anche tanto olio che se non smaltito correttamente è altamente inquinante e dannoso per l'ambiente. Così "non gettare l'olio nel lavandino o nello scarico del bagno", "raccogliere l'olio in un contenitore ad hoc" e "buttarlo alle isole ecologiche" sono i consigli del vademecum per smaltire correttamente l'olio stilato da ReOils, consorzio senza scopo di lucro, che si occupa di raccolta di oli e grassi alimentari esausti e il recupero ai fini ambientali. L'olio utilizzato per cucinare o per friggere - spiega RenOils - per la maggior parte finisce nel lavandino o nello scarico del bagno, quindi nel sistema fognario, creando numerosi problemi. Rende sterile il terreno su cui viene versato; in acque superficiali forma un'estesa pellicola impermeabile impedendo alla flora e alla fauna acquatica lo scambio di ossigeno acqua-aria causandone la morte; versato in falde acquifere profonde, ne compromette la potabilità con dei costi per la depurazione di 1,10 euro al chilogrammo a carico dei cittadini. Il vademecum consiglia di inserire l'olio esausto in un contenitore ad hoc, magari di plastica spessa e con un collo largo per facilitare il travaso da padelle e pentole (bottiglie dei succhi di frutta o contenitori del detersivo liquido per la lavatrice); infine una volta pieno, il contenitore va portato all'isola ecologica di zona oppure buttato in appositi raccoglitori presenti nei Comuni di residenza. Per questo, il presidente di RenOils Ennio Fano augurandosi che il vademecum sia utile per un corretto smaltimento, afferma: "Abbiamo tutti una bella responsabilità, considerando che il 56% dell'olio esausto è imputabile al consumo domestico. L'apporto di oli e grassi nelle acque reflue urbane sarebbe - specifica - , secondo uno studio del Cnr e Irsa, pari a circa 20 grammi per abitante al giorno". A livello nazionale circa 1.200 tonnellate al giorno, 438.000 tonnellate/anno.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA