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Rifiuti: studenti creano negozio che "rimborsa" la Tari

Con filosofia "meno inquino e meno pago" per economia 'verde'

Redazione ANSA TERNI

Studenti al lavoro, a Terni, per realizzare il primo negozio a consumo zero di rifiuti, in grado di rimborsare la tassa Tari ai propri clienti grazie ad un algoritmo e di abbracciare la filosofia 'meno inquino e meno pago'. Il progetto di economia circolare e sociale vede impegnato l'Istituto tecnico tecnologico Allievi-Sangallo in collaborazione con la startup Vivogreen.

In questo market sarà possibile acquistare vari prodotti nella quantità necessaria alle necessità dei clienti in imballaggi in MaterBI, bioplastica completamente biodegradabile, o vetro. L'unico rifiuto prodotto sarà dunque la frazione umida, in quanto il vetro con etichette Rfid verrà riutilizzato infinite volte.

L'aspetto green del progetto si unisce all'idea di ridurre i tempi di acquisto evitando lunghe code alle casse, perché non sono previste nel negozio futuristico. Tramite un'app scaricata sul proprio smartphone sarà inoltre possibile acquistare online e ritirare direttamente al Vivogreen drive gli ordini.

Al progetto daranno il loro contributo le diverse articolazioni della scuola: gli studenti di elettronica e automazione si occuperanno delle antenne, del reader e della realizzazione dei gate, gli elettrotecnici cureranno la progettazione e realizzazione del quadro elettrico con sensori, la specializzazione di informatica provvederà alla lettura dei tag Rfid e del software per il conto automatico.

Ma il progetto coinvolgerà anche le altre scuole tecniche e professionali del territorio, ognuna con le proprie professionalità. L'obiettivo della Vivogreen è creare occupazione e devolvere parte degli utili in borse di studio agli istituti coinvolti nella concretizzazione del progetto, favorendo una cultura d'impresa nei giovani allievi. 

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