Pnrr, rifiuti e la necessità di realizzare gli impianti di smaltimento sono stati al centro della giornata d’apertura del Green Med Symposium, il salone della sostenibilità, in programma da oggi al 10 giugno presso la Stazione marittima di Napoli. L’evento è promosso da RiciclaTv con Ecomondo, e gode della la partnership istituzionale della Regione Campania, di quella scientifica di ISPRA-SNPA e la sponsorship speciale di Conai ‘’Siamo tornati in presenza - ha detto Monica D'Ambrosio, direttrice di Ricicla Tv - con dibattiti, convegni, seminari, mostre e laboratori per provare a coinvolgere tutti i cittadini e spiegare che industria, istituzioni e territori devono andare d'accordo se vogliamo approfittare della grande possibilità che ci offre il Pnrr. Con questa iniziativa vogliamo candidare Napoli a Capitale della ripartenza del Mezzogiorno”. Alla giornata inaugurale ha partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Secondo i dati contenuti nel rapporto ‘Pnrr, principali attività e risultati: il Conai al fianco dei Comuni del Centro-Sud’, nelle regioni Campania, Calabria e Sicilia, il Conai ha fornito supporto agli enti locali per i progetti da candidare al finanziamento Pnrr per la realizzazione di circa 100 mini isole ecologiche intelligenti, 6 centri comunali di raccolta di grandi dimensioni e saranno 67 i Comuni con 1,9 milioni di abitanti coinvolti dagli interventi. Per quanto riguarda invece i rifiuti urbani, nel triennio 2023-2026, il Conai ha previsto un aumento medio della raccolta differenziata pari al 32 per cento rispetto al 2019 e 753.579 tonnellate/anno in più di rifiuti differenziati raccolti al 2026 rispetto al 2019. Attenzione è stata posta anche sul tema dei rifiuti speciali che rappresentano la maggiore quantità di rifiuti prodotti.
Secondo i dati di Assoambiente, nel 2019 la produzione di rifiuti in Italia ha superato quota 193 milioni di tonnellate: di questi 163 milioni sono speciali, e dunque provenienti da attività industriali, e circa 30 milioni sono urbani. I rifiuti speciali pertanto costituiscono quasi l’85 per cento della produzione complessiva di rifiuti, oltre 5 volte la produzione dei rifiuti urbani. Un dato che – è stato sottolineato – conferma la rilevanza strategica in termini sia economici che ambientali di un loro trattamento in Italia. L’assenza sul territorio nazionale di un’adeguata rete di impianti di trattamento costringe l’Italia a esportare ogni anno ingenti quantitativi di questa tipologia di rifiuti che all’estero viene trasformata in nuove materie prime e in energia. I numeri dicono che già oggi si evidenzia un fabbisogno impiantistico superiore a 10 milioni di tonnellate di rifiuti/anno e un fabbisogno cumulato nei cinque anni (2021-2025) pari a circa 34 milioni di tonnellate. Un gap che – a quanto riferito - costa al Paese circa 1 miliardo di euro l’anno. “Quest'evento ha grandi potenzialità sebbene sia appena agli inizi sulle grandi tematiche dell'ambiente che hanno declinazioni numerosissime e una specificità di carattere territoriale che non va sottovalutata’’, ha concluso Lorenzo Cagnoni, presidente Ieg Expo.
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Green Med Symposium