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Tav: sistema di presidio ambientale unico per tutti i lavori

Istituito coordinatore ambientale. Stesso approccio per cantieri

Redazione ANSA TORINO
(ANSA) - TORINO, 08 GIU - La realizzazione della nuova linea Torino-Lione prevede, sia in Francia sia in Italia, un complesso sistema di controlli ambientali sui cantieri e la binazionalità del Promotore favorisce inoltre l'applicazione sui territori delle migliori pratiche dei due Paesi. Telt ha infatti individuato nella figura del coordinatore ambientale, tipica dell'approccio francese, il garante anche sul lato italiano per l'uniformità del sistema di presidio ambientale dei vari cantieri nell'intero arco dei lavori.

Una novità nel panorama italiano, che consente di garantire reattività e proattività sui temi ambientali e che è stata accolta positivamente dagli organi di controllo. Il Sistema di Controllo Ambientale Integrato permette inoltre di rispondere all'esigenza di progettare il monitoraggio in modo dinamico, adattare ad ogni cantiere il sistema di controlli tarandolo periodicamente sul tipo di lavorazioni previste in modo da garantire interventi e correttivi immediati, se necessario, e la massima tutela di lavoratori e abitanti.

Due le articolazioni del nuovo Sistema: il Piano di Monitoraggio Ambientale e il Piano di Gestione Ambientale. Il primo analizza eventuali effetti dei lavori sull'ambiente esterno al cantiere, ne accerta lo stato ambientale prima dell'avvio delle attività e ne monitora l'evoluzione durante e dopo la realizzazione dell'opera. Il secondo, invece, riguarda i controlli ambientali all'interno dell'area di cantiere da parte delle imprese per riconoscere immediatamente eventuali criticità e correlare i risultati con quelli del monitoraggio esterno per verificare se il cantiere ne è l'origine.

Telt ha inoltre sviluppato il primo Portale Informatico Ambientale, georeferenziato e interattivo, per raccogliere e catalogare i dati del monitoraggio e condividerli in tempo reale con gli Enti di controllo. Per quel che riguarda le verifiche sui cantieri, che in questi anni non si sono mai fermate, a Chiomonte dal 2012 sono state eseguite oltre 80.000 misurazioni su 135 parametri ambientali prima, durante e dopo la realizzazione della galleria esplorativa della Maddalena, che hanno evidenziato una situazione di rispetto dei valori, senza alcuna criticità ambientale come certificato dallo stesso Ministero dell'Ambiente. A San Didero, invece, è in corso da aprile 2020 il monitoraggio ambientale ante operam, mentre nell'area di Salbertrand, i monitoraggi (anche in questo caso ante operam) sono partiti a fine marzo di quest'anno. La fase di ante operam permette di fornire una fotografia ambientale dei luoghi prima dell'avvio del cantiere e costituisce un importante riferimento per tutto il periodo dei lavori. A Salbertrand Telt è impegnata a progettare la soluzione alla problematica legata da decenni alla presenza di cumuli di materiali abbandonati per riconvertire la zona ai fini degli obiettivi di economia circolare del progetto e riqualificare un'area compromessa ma che al termine dei cantieri sarà restituita alla comunità dopo un intervento di riambientalizzazione. (ANSA).

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