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Il Capitale naturale dell'Italia si è ridotto per dissesto e siccità

Rapporto del Ministero della eco transizione quantifica danni e rimedi

Redazione ANSA ROMA

Nel periodo 2012-2018 l'entità di molti servizi ecosistemici e il conseguente valore economico sono diminuiti per l'erosione del suolo, la riduzione delle risorse idriche e la mancata regolazione idrogeologica. E' quanto emerge dal quarto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale presentato in occasione della giornata mondiale della biodiversità dal ministero della Transizione Ecologica.

    "Quantificare dal punto di vista economico questi servizi - sottolinea il ministero - è quindi fondamentale perché solo comprendendo il reale valore della natura è possibile tutelarla e valorizzarla. Serve così a tracciare un bilancio dello stato di salute dei nostri sistemi naturali e a dare una quantificazione biofisica ed economica dei beni e servizi forniti dall'ambiente. Il Rapporto deve, inoltre, dare indicazioni concrete su come integrare queste considerazioni all'interno delle politiche del Paese affinchè il Capitale Naturale da cui dipendiamo sia preservato e, dove necessario, ripristinato".

    In particolare il rapporto cita perdite economiche fino a 146 milioni di euro associate all'aumento dell'erosione del suolo; la riduzione di 72 milioni di metri cubi di risorsa idrica disponibile nelle falde acquifere, corrispondente a circa 15 milioni di euro. La perdita di quasi 2,5 milioni di tonnellate di carbonio immagazzinato nella vegetazione e nel suolo a causa di cambiamenti nell'uso del suolo, con una conseguente perdita di benefici economici che vanno da 491 a 614 milioni di euro. Infine perdite potenziali fino a 3,8 miliardi di euro dovute alla riduzione del servizio di regolazione del regime idrologico che comporta 259 milioni di metri cubi di acqua in eccesso.

   "La mitigazione è l'obiettivo del Recovery Plan: non abbiamo un secondo appello e c'è poco da discutere, dobbiamo adottare norme efficaci e agire in favore della biodiversità, con grande intensità, entro i prossimi 5 anni". Lo ha spiegato il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani alla presentazione del quarto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale presentato in occasione della giornata mondiale della biodiversità.
   

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