(ANSAmed) - TUNISI, 1 MAR - In occasione della Giornata
mondiale del riciclaggio che si celebra il 18 marzo di ogni
anno, il collettivo "Tunisian Zero Waste" lancia una campagna
nazionale chiamata "Tunisia senza rifiuti". Obiettivo, "fermare
i continui danni allo spazio pubblico, che non solo
costituiscono un disastro ambientale, ma colpiscono anche
settori vitali come la sanità, l'agricoltura, la pesca e il
turismo", spiega il collettivo in un comunicato stampa. La
campagna mira anche a promuovere un approccio integrato e
sostenibile alla gestione dei rifiuti in Tunisia.
Una migliore gestione dei rifiuti, si legge ancora nella nota,
aprirà la porta a nuove prospettive e contribuirà alla creazione
di molti progetti per lo smistamento e il riciclaggio dei
rifiuti attraverso il compostaggio, il riciclaggio, la
produzione di energia verde e biocarburanti. Incoraggerà inoltre
la creazione di posti di lavoro locali sostenibili come parte di
un'economia circolare, regionale e nazionale e fornirà
l'opportunità di creare attività eco-responsabili come parte
dello sviluppo del turismo ecologico e culturale in tutte le
regioni del paese. A livello ambientale, l'obiettivo della
campagna è quello di incitare cittadini, amministrazioni,
aziende pubbliche e private, e soprattutto industrie ad adottare
comportamenti responsabili e rispettosi dell'ambiente.
Di recente creazione, il collettivo "Tunisian Zero Waste"
raggruppa cittadini, personalità pubbliche, esperti e
associazioni che si battono per la salvaguardia dell'ambiente e
il miglioramento della qualità della vita, attraverso la
promozione del concetto Rifiuti Zero in Tunisia.
Difende le 5R, che è una raccomandazione di stile di vita
ecologico che rifiuta i prodotti monouso e favorisce gli
acquisti a rifiuti zero: ridurre il consumo di beni con elevato
fabbisogno energetico o inquinanti; riutilizzare e riparare
tutto ciò che può essere riutilizzato; restituire alla Terra,
cioè compostare tutti i rifiuti organici; riciclare tutto ciò
che non può essere riutilizzato.
La Tunisia resta il quarto più grande consumatore di prodotti
di plastica pro capite nella regione del Mediterraneo, secondo
un rapporto del World Wildlife Fund (Wwf) intitolato "Stopping
the Plastic Torrent", pubblicato nel 2019. Secondo questo
rapporto, l'economia tunisina perde circa 20 milioni di dollari
all'anno a causa dell'inquinamento da plastica. Questi rifiuti
interessano principalmente i settori del turismo, della
navigazione e della pesca. La Tunisia disperde ogni anno
nell'ambiente 0,08 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica,
ovvero il 20% del totale dei rifiuti di plastica gettati nel
Mediterraneo.(ANSAmed). (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
