Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Su più antico ghiacciaio Alpi teli bianchi anti fusione

E' ghiacciaio Rhone in Svizzera.Legambiente, solo un palliativo

(di Manuela Correra) ROMA

Speciali teloni bianchi ricoprono per metri e metri il più vecchio ghiacciaio delle Alpi, il ghiacciaio di Rhone in Svizzera, con la cruciale missione di prevenirne lo scioglimento. . E' questa l'insolita e suggestiva immagine che si presenta ai tanti turisti amanti delle vette in visita a questo gigante bianco.

Una soluzione pensata per proteggere i ghiacciai minacciati dal cambiamento climatico, ma che non convince però le associazioni ambientaliste, a partire da Legambiente.

"Si tratta di un metodo sperimentale per prevenire la fusione dei ghiacci già utilizzato in altre occasioni, sempre in Svizzera - spiega all'ANSA Vanda Bonardo, responsabile Alpi per Legambiente e presidente del Comitato internazionale per la protezione delle Alpi (Cipra) -. Qualche tentativo simile è stato fatto anche in Italia, ma non in modo strutturato. In pratica, si tratta di teloni di speciali materiali che riflettono i raggi solari: in questo modo la temperatura non aumenta in prossimità del ghiacciaio e si riduce così il processo di fusione". Tuttavia, non è questa, secondo l'esperta, "la vera soluzione al problema".

Secondo i maggiori glaciologi mondiali, rileva Bonardo, "i ghiacciai alpini arriveranno purtroppo a sparire quasi completamente entro la fine di questo secolo. Una previsione drammatica per scongiurare la quale esiste solo una soluzione radicale, in grado di invertire il trend e salvare questo patrimonio naturalistico: bisogna ridurre drasticamente le immissioni di C02 nell'atmosfera per limitare l'aumento delle temperature, ricordando che proprio sulle Alpi le temperature hanno registrato un aumento medio di 2 gradi rispetto all'inizio del secolo".

Ci vuole, cioè, "un cambio di rotta vero, ed i teloni per ricoprire i ghiacciai - afferma - sono solo un palliativo o, in un certo senso, un accanimento terapeutico, ma non sono la soluzione". Anzi, sottolinea, "rappresentano un rimedio solo temporaneo che trasmette però all'opinione pubblica una illusione errata, che i ghiacciai così si possano salvare".

il punto, conclude, è che "bisogna ragionare su un futuro differente e capire cosa vogliamo per la sopravvivenza delle nostre montagne, che sono un ecosistema estremamente fragile, partendo anche da un diverso modello di turismo sostenibile".

Anche per questo, annuncia l'esperta di Legambiente, "partirà ad agosto, in collaborazione con il Comitato glaciologico italiano, la prima campagna di monitoraggio dei ghiacciai alpini italiani la 'Carovana dei ghiacciai'". (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA