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Parchi, Governo porta in Consulta la legge della Liguria

Consigliere Pd, avevamo detto di non ridurre tutele ambientali

Redazione ANSA GENOVA

Il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, la legge della Regione Liguria per il riordino dei parchi ritenendola in contrasto con la normativa nazionale. "Varie norme che riguardano il procedimento istitutivo, l'organizzazione amministrativa, la perimetrazione, la vigilanza e il Piano delle aree protette regionali - afferma il comunicato del Cdm - contrastano con gli standard di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema posti dal legislatore statale nell'esercizio della propria competenza esclusiva nella materia, violando l'117, secondo comma, lett. s), della Costituzione, nonché i principi di efficacia, efficienza ed economicità che devono presiedere all'esercizio dell'azione amministrativa sanciti dall'articolo 97 della Costituzione".

"In parole semplici - commenta il consigliere della Regione Liguria Luca Garibaldi (Pd) - significa che le Regioni possono solo aumentare le tutele ambientali, che sono di competenze statale, mai diminuirle. Come invece è stato fatto, nonostante gliel'avessimo detto in tutti i modi. L'impugnativa l'ha fatta il Ministro degli Affari Regionali, dello stesso partito dell'assessore regionale ai Parchi Stefano Mai (Lega). Che dovrebbe prendere atto del suo ulteriore fallimento e trarne le conseguenze del caso". 

Lunardon (Pd), ennesima brutta figura Giunta Toti
"L'ennesima brutta figura di una Giunta che non sa fare leggi visto che gliele impugnano praticamente tutte. Ieri era un Governo ostile, oggi? Il destino cinico e baro?". Così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Giovanni Lunardon stamani via Facebook commenta l'impugnazione della legge regionale sui parchi davanti alla Corte Costituzionale da parte del Governo. "Resta il fatto che la visione di questa amministrazione sulle aree protette è totalmente inadeguata agli interessi della Liguria e fuori dal tempo. - sottolinea Lunardon - Tutti scommettono sulla biodiversità come volano economico, noi qui riduciamo le aree protette. Per fortuna la legge è' uguale per tutti anche per Toti, Mai e compagnia".

Italia Nostra, Mai colleziona impugnative
"L'assessore regionale ai parchi, agricoltura e caccia Stefano Mai colleziona, assieme ai propri uffici, la quarta impugnativa di una legge regionale in materia di beni naturali da lui proposta al Consiglio Regionale, di cui una del dicembre 2017 già oggetto di una sentenza di illegittimità", sottolinea in una nota Augusto Atturo, che segue il settore aree protette per conto di Italia Nostra. Italia Nostra, assieme a Wwf e Legambiente aveva inoltrato un dettagliato esposto ai ministeri competenti a pochi giorni dalla pubblicazione del provvedimento, che aveva suscitato forti proteste dell'associazionismo ambientalista. I punti critici che verranno esaminati dalla Consulta, riassume Italia Nostra, riguardano: la ri-perimetrazione d'imperio, con legge regionale, dei parchi di Antola (ridotto di circa 400 ettari), Aveto, Beigua e Alpi Liguri, avvenuta scavalcando le procedure partecipative degli enti parco e i piani del parco già in vigore; l'illegittima possibilità di affidare la sorveglianza dei parchi a soggetti volontari privati anziché a guardaparco; le modifiche alla disciplina del funzionamento amministrativo delle aree protette ignorando gli statuti già esistenti degli enti parco; l'illegittima depenalizzazione delle violazioni più gravi ai regolamenti dei parchi; la prevaricazione dei piani dei parchi da parte di altri strumenti di pianificazione urbanistica.

 

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