Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coldiretti, senza la campagna l'Italia affoga

Superficie agricola e forestale a minimo storico

Redazione ANSA LIVORNO

LIVORNO - L'Italia affoga perché la superficie agricola e forestale ha raggiunto il minimo storico, causa cementificazione e abbandono, che ha reso l'Italia più debole rispetto al rischio alluvioni e frane. Così uno studio della Coldiretti presentato a Livorno, all'incontro di agricoltori e allevatori alluvionati col presidente nazionale dell'associazione Roberto Moncalvo nell'azienda agricola f.lli Biricotti fortemente danneggiata dal nubifragio di domenica.

Un modello di sviluppo sbagliato - sottolinea la Coldiretti - ha provocato "un irresponsabile consumo di suolo con la scomparsa di oltre un quarto della terra coltivata (-28%). Negli ultimi 25 anni in Italia sono rimasti appena 12,8 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata". Per l'associazione non è solo "un problema di tombini ostruiti, ma della mancanza di un serio piano di gestione complessiva del territorio dove in un anno sono stati consumati sui 3 mq di suolo al secondo, cancellando, al 2016, 23mila km quadrati (pari a Campania, Molise e Liguria messe insieme), il 7,6% del territorio nazionale, secondo l'Ispra. Su questo territorio meno ricco e presidiato si abbattono i cambiamenti climatici, con le bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il tutto spesso aggravato anche "a monte" dall'assenza di una politica forestale e di gestione del reticolo idrografico. Il risultato è che supera i 7 milioni il numero degli abitanti residenti in aree a rischio frane e alluvioni (12% del totale), di cui oltre 1 milione vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata e quasi 6 in zone alluvionabili classificate a pericolosità idraulica media. Serve "un impegno da parte delle amministrazioni a tutti i livelli per difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione e dall'abbandono, con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell'attività agricola - sottolinea Moncalvo -. Ma occorre anche accelerare sull'approvazione della legge sul consumo di suolo, da alcuni anni ferma in Parlamento".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA