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Terra fuochi, germogli per eliminare i metalli pesanti

Proposta biologi in convegno a Caserta

Redazione ANSA CASERTA

Una dieta a base di grani antichi mediterranei e germogli per combattere l'intossicazione da metalli pesanti nella Terra dei Fuochi, territorio a cavallo tra le province di Caserta e Napoli in cui i cittadini sono più esposti, proprio a causa dei roghi tossici di rifiuti, all'inalazione di sostanze pericolose. La soluzione è emersa dal convegno dal titolo "Terra dei fuochi. La linea di partenza", organizzato a Francolise (Caserta) dall'Ordine Nazionale dei Biologi (Onb), che ha riunito 200 iscritti nella sala conferenze dell'Agriturismo Borgorosa. "La scienza che non si occupa della tutela della salute umana - ha affermato in apertura dei lavori Vincenzo D'Anna, presidente dell'Onb - non è la scienza del futuro. Abbiamo deciso di affrontare il tema dell'inquinamento ambientale direttamente nei territori dove si verificano queste emergenze.

Il supporto dei biologi può favorire la diffusione delle buone pratiche sanitarie e alimentari finalizzate ad acquisire un corretto stile di vita e ampliare le prospettive di longevità. Perché, non dimentichiamolo, ci si depura mangiando".

L'intossicazione da metalli pesanti - aggiunge - può essere fronteggiata con l'uso di prodotti di questa terra, come il grano autoctono, ricco di selenio, che disattiva sostanze tossiche come il mercurio e le fa espellere attraverso le feci, diminuendo il rischio di infiammazione". "La Terra dei fuochi - ha detto Andrea Del Buono, medico ricercatore - deve diventare la terra del riscatto. Per disintossicarsi dai metalli pesanti non esiste un ingrediente magico, ma è necessario un corretto stile di vita, anche in relazione all'alimentazione. Bisogna abituarsi quotidianamente a saper utilizzare correttamente gli alimenti". Tra i relatori il virologo Giulio Tarro, già candidato al Nobel, secondo cui "le sostanze tossiche, come la diossina, agiscono sui geni umani e portano trasformazioni cellulari incontrollate, da cui scaturiscono patologie e un precoce invecchiamento".

Dunque, come ci si può disintossicare nelle aree inquinate? "Bisogna pensare ai metalli - ha detto il biologo Armando D'Orta - come se fossero dei biomarcatori del territorio e agli alimenti come dei farmaci con cui curarsi. Con una dieta adeguata è possibile aumentare ciò che le cellule espellono dal corpo. Quindi, scegliendo dei cibi adatti da ciascun territorio, è possibile fare prevenzione. La dieta detox consiste in un sistema oncostabilizzante e immunoprottettivo. Nella pratica, vengono utilizzati alimenti con bassi fattori di crescita a prevalenza di proteine vegetali, grani antichi realmente mediterranei e germogli. Si evidenzia, inoltre, l'importanza dell'utilizzo dell'estratto di frutta e verdura per preparare in casa un prodotto ricco di fitocomplessi (vitamine), minerali e cellule staminali vegetali (germogli). Un vero e proprio elisir di lunga vita" conclude D'Orta.

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